Emergenza sismica nel centro Italia (2016-2017): le attività del Centro Operativo Emergenza Sismica (COES) e prospettive future

Abstract

Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 localizzato tra le località di Amatrice, Pescara del Tronto, Arquata del Tronto e Accumoli ha colpito il centro Italia, dando inizio ad una lunga e complicata sequenza sismica [GdL INGV sul terremoto di Amatrice, 2016]. Come previsto nella Convenzione vigente tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e il Dipartimento di Protezione Civile (DPC da qui in poi), e come si sta definendo nella bozza del protocollo che l’INGV sta codificando per la gestione delle emergenze sismiche, sono stati subito attivati l’Unità di Crisi e i Gruppi Operativi di Emergenza SISMIKO, QUEST, EMERGEO, EMERSITO e IES [Pondrelli et al., 2016]. La gravità dell’evento è stata subito chiara tanto che, a poche ore dall’inizio dell’emergenza, il Capo del DPC ha disposto l’istituzione della Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C. da qui in poi), ovvero il centro di coordinamento nazionale delle Componenti e delle Strutture Operative di protezione civile sul territorio interessato dal sisma. La Di.Coma.C. è stata allestita e attivata la mattina di domenica 28 agosto a Rieti, presso la ex sede INPDAP [Allegato 1]. Anche l’INGV è stato coinvolto in tale organizzazione e lo stesso 28 agosto è stato installato e reso subito operativo il Centro Operativo Emergenza Sismica (COES da qui in poi [Moretti et al., 2010a; Moretti et al., 2011; Moretti e Pondrelli, 2013]), ovvero il presidio INGV in area epicentrale. Il COES è stato presente alla Di.Coma.C. fino alla chiusura della stessa, disposta il 7 aprile 2017 dal capo dell’Ufficio Emergenze della Protezione Civile. Il personale INGV che si è alternato nei quasi 8 mesi di attività, ovvero 55 di unità di personale, proveniva da tutte le Sezioni INGV dislocate sul territorio nazionale. L’organizzazione attuata ha mostrato una buona efficienza, soprattutto quando una serie di nuovi importanti eventi, il 26 ottobre e il 30 ottobre 2016, e il 18 gennaio 2017, hanno messo a dura prova tutto il sistema emergenziale. In questo rapporto si intende riferire le attività svolte dal COES, le difficoltà incontrate, le soluzioni adottate, i risultati positivi riscontrati, nell’ottica di discutere una programmazione volta a migliorare questo importante organo nella gestione di un’emergenza sismica.