Options
Faravelli, Marta
Loading...
Preferred name
Faravelli, Marta
ORCID
4 results
Now showing 1 - 4 of 4
- PublicationOpen AccessA comparison of seismic risk maps for Italy(2009-02)
; ; ; ; ; ; ; ; ;Crowley, H.; EUCENTRE, European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, Via Ferrata 1, Pavia, Italy ;Colombi, M.; EUCENTRE, European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, Via Ferrata 1, Pavia, Italy ;Borzi, B.; EUCENTRE, European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, Via Ferrata 1, Pavia, Italy ;Faravelli, M.; EUCENTRE, European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, Via Ferrata 1, Pavia, Italy ;Onida, M.; EUCENTRE, European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, Via Ferrata 1, Pavia, Italy ;Lopez, M.; EUCENTRE, European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, Via Ferrata 1, Pavia, Italy ;Polli, D.; EUCENTRE, European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, Via Ferrata 1, Pavia, Italy ;Meroni, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia; ; ; ; ; ; ; National seismic risk maps are an important risk mitigation tool as they can be used for the prioritization of regions within a country where retrofitting of the building stock or other risk mitigation measures should take place. The production of a seismic risk map involves the convolution of seismic hazard data, vulnerability predictions for the building stock and exposure data. The seismic risk maps produced in Italy over the past 10 years are compared in this paper with recent proposals for seismic risk maps based on state-of-the-art seismic hazard data and mechanics-based vulnerability assessment procedures. The aim of the paper is to open the discussion for the way in which future seismic risk maps could be produced, making use of the most up-to-date information in the fields of seismic hazard evaluation and vulnerability assessment.303 4145 - PublicationOpen AccessProgetto SPOT - Sismicità Potenzialmente Innescabile Offshore e Tsunami: Report integrato di fine progetto(2020-03-31)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; Il progetto SPOT (Sismicità Potenzialmente innescabile Offshore e Tsunami) è stato sviluppato con lo scopo di supportare le Autorità italiane nell'applicazione della Direttiva Europea sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi (2013/30/EU), su fondi di cui art. 35 del Decreto Legge 83/2012, e dei decreti italiani che ne derivano (Antoncecchi et al., 2019). Il progetto, della durata di 21 mesi, è stato ideato e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano – Direzione Generale per la sicurezza delle attività minerarie ed energetiche (DGS-UNMIG) nell’ambito della rete di ricerca CLYPEA, con il supporto tecnico del Dipartimento della Protezione Civile nazionale.301 178 - PublicationOpen AccessGli effetti dell’introduzione della nuova mappa di pericolosità sulla valutazione del rischio sismico in Italia.(2007-06)
; ; ; ; ; ; ; ;Crowley, H.; 1European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering, EUCENTRE ;Pinho, R.; Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Meccanica Strutturale ;Faravelli, M.; Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Meccanica Strutturale ;Montaldo, V.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia ;Meletti, C.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia ;Calvi, G. M.; Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Meccanica Strutturale ;Stucchi, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia; ; ; ; ; ; L’introduzione di una versione aggiornata della mappa di pericolosità sismica, definita per diversi periodi di ritorno e per svariati valori di ordinate spettrali, porta inevitabilmente a dei cambiamenti sul livello di rischio sismico del costruito italiano. Poiché la relazione tra domanda e capacità non è lineare per tutto il range di periodi di vibrazione strutturale, è necessario valutare il cambiamento del livello di rischio sismico calcolando esplicitamente la vulnerabilità sismica di strutture esistenti con diversi periodi di vibrazione, per diversi stati limite e considerando sia la nuova che la precedente definizione di pericolosità. Nel presente lavoro è stato eseguito un primo studio degli effetti che l’introduzione di mappe aggiornate della pericolosità sismica potrebbe avere sulla valutazione dei livelli di rischio sismico nel territorio italiano. Le caratteristiche generali del costruito sono state ricavate dai dati del 14° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni (ISTAT 2001), mentre una procedura probabilistica di valutazione sismica per edifici esistenti a scala urbana è stata impiegata per stimare la capacità. Sono stati considerati tutti i tre stati limite prescritti dall’Ordinanza (danno lieve, danno severo, collasso) in corrispondenza dei rispettivi valori di domanda, così come il cambiamento delle forme spettrali in funzione della localizzazione e del periodo di ritorno. I risultati dimostrano che la nuova mappa di pericolosità sismica porta a dei livelli di rischio sismico più realistici e meno allarmanti, rendendo leggermente meno gravoso, anche se non privo di problematiche, il panorama attuale di rischio in Italia.170 1457 - PublicationOpen AccessShakeDaDO: A data collection combining earthquake building damage and ShakeMap parameters for Italy(2021-02-11)
; ; ; ; ; ; ; ; ; In this article, we present a new data collection that combines information about earthquake damage with seismic shaking. Starting from the Da.D.O. database, which provides information on the damage of individual buildings subjected to sequences of past earthquakes in Italy, we have generated ShakeMaps for all the events with magnitude greater than 5.0 that have contributed to these sequences. The sequences under examination are those of Irpinia 1980, Umbria Marche 1997, Pollino 1998, Molise 2002, L’Aquila 2009 and Emilia 2012. In this way, we were able to combine, for a total of the 117,695 buildings, the engineering parameters included in Da.D.O., but revised and reprocessed in this application, and the ground shaking data for six different variables (namely, in- tensity in MCS scale, PGA, PGV, SA at 0.3s, 1.0s and 3.0s). The potential applications of this data collection are innumerable: from recalibrating fragility curves to training machine learning models to quantifying earthquake damage. This data collection will be made available within Da.D.O., a platform of the Italian Department of Civil Protection, developed by EUCENTRE.196 65