Options
Esposito, T.
Loading...
Preferred name
Esposito, T.
Staff
former
5 results
Now showing 1 - 5 of 5
- PublicationOpen AccessGravity tide in the Neapolitan volcanic area(2009-10)
; ; ; ; ; ;Riccardi, U.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università “Federico II” di Napoli ;Berrino, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Corrado, G.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università “Federico II” di Napoli ;Albano, A.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università “Federico II” di Napoli ;Esposito, T.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università “Federico II” di Napoli; ; ; ; Recording gravity stations are operating in the Neapolitan volcanic areas aimed at the geophysical monitoring of the volcanic activity. The availability of reliable models of the gravity tide in a volcanic area is the main condition to extract from the gravity records the signal possibly associated to volcanic sources...140 129 - PublicationOpen AccessAREA VULCANICA NAPOLETANA: 10 ANNI DI OSSERVAZIONI GPS(2007-11-06)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;De Martino, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Tamarro, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Brandi, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;D'Alessandro, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Dolce, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Esposito, T.; Università “Federico II, Dipartimento Scienza della Terra, Napoli, Italia. ;Malaspina, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Obrizzo, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Pingue, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Serio, C.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia; ; ; ; ; ; ; ; ; L’area napoletana è una delle zone a più alto rischio vulcanico, per la presenza di tre strutture vulcaniche attive (il Somma-Vesuvio, la caldera dei Campi Flegrei e l’Isola d’Ischia) e per l’intensa urbanizzazione della zona. La concentrazione dei suddetti vulcani attivi in un’area molto urbanizzata rende fondamentale la presenza di un sistema di monitoraggio che registri i fenomeni connessi al processo vulcanico in atto e che dia informazioni utili per modellarne il comportamento. Tra i vari fenomeni che generalmente sono associati ai processi vulcanici, le deformazioni statiche giocano un ruolo importante per lo studio dei parametri delle sorgenti magmatiche e per la loro modellazione. Nell’area vulcanica napoletana è presente una estesa rete GPS (sia permanente che discreta) che negli ultimi 10 anni ha permesso di raccogliere una mole importante di dati e di avere informazioni circa la dinamica in atto. I dati raccolti in tale periodo, a causa dei rapidi sviluppi della tecnologia GPS, della strumentazione, delle metodologie di processamento, presentavano alcune disomogeneità nella qualità, nell’archiviazione e nell’elaborazione. Pertanto è stato necessario un notevole lavoro di verifica, correzione ed omogeneizzazione dal punto di vista qualitativo di tutti i dati disponibili. Successivamente si è potuto procedere al riprocessamento dei dati, utilizzando il software GPS Bernese v. 5.0, secondo i più recenti standard IGS. Questo lavoro ha permesso di creare un database accurato di tutti i dati GPS disponibili per l’intera area vulcanica napoletana e il conseguente miglioramento della qualità dei risultati ha fornito un utile contributo all’interpretazione dei movimenti del suolo avvenuti negli ultimi anni. In particolare, i nuovi dati ottenuti hanno permesso un’accurata descrizione dell’andamento temporale dei modesti fenomeni di sollevamento (mini-uplift) che hanno interessato la caldera flegrea negli ultimi anni.364 465 - PublicationOpen AccessTwin digital short period seismic Array Experiment at Stromboli Volcano(1998)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;Del Pezzo, E.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;La Rocca, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Petrosino, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Grozea, B.; Università di Salerno ;Maritato, L.; Università di Salerno ;Saccorotti, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Pisa, Pisa, Italia ;Simini, M.; Università di Salerno ;Ibanez, J.; Instituto Andaluz de Geofisica ;Alguacil, G.; Instituto Andaluz de Geofisica ;Carmona, E.; Instituto Andaluz de Geofisica ;Abril, M.; Instituto Andaluz de Geofisica ;Almendros, J.; Instituto Andaluz de Geofisica ;Ortiz, R.; Museo Naccional de Ciencias Naturales de Madrid ;Garcia, A.; Museo Naccional de Ciencias Naturales de Madrid ;Pingue, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Esposito, T.; Osservatorio Vesuviano; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; Two small arrays composed by short period (1 Hz) digital seismic stations, with an aperture of approximately 400 meters, were set up at Stromboli volcano (one at semaforo Labronzo, the other at Ginostra- Timpone del Fuoco) with the purpose of the spatial location of the high frequency source of the explosion quakes. About 75 explosion-quakes were recorded at both arrays, and constitute the available data base. We have planned to apply the zero-lag cross-correlation technique to the whole data set in order to obtain back-azimuth and apparent slowness of the coherent seismic phases. A preliminary analysis for both arrays show that the predominant back-azimuth for the first phase is oriented in the direction of , but not strictly coincident to, the crater area. Moreover some back-scattered arrivals are quite evident in the seismogram.184 365 - PublicationOpen AccessA seismic array on Mt. Vesuvius(1999)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;Del Pezzo, E.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Bianco, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Castellano, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Petrosino, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Pingue, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Capello, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Esposito, T.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Augusti, V.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Saccorotti, G.; Università di Salerno ;La Rocca, M.; Università di Salerno ;Maresca, R.; Università di Salerno ;Galluzzo, D.; Università di Salerno ;Cirillo, A.; Università di Salerno ;Grozea, B.; Università di Salerno ;Ibanez, J.; Istituto Andaluz de Geofisica, Universidad de Granada ;Carmona, E.; Istituto Andaluz de Geofisica, Universidad de Granada ;Alguacil, G.; Istituto Andaluz de Geofisica, Universidad de Granada; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; In November 1997 a seismic antenna (array) of short period seismometers was installed on the south-western flank of Mt. Vesuvius; aim of the experiment was to test the use of non-conventional devices for the seismic monitoring of this volcano. In 7 months local seismicity, regional earthquakes and samples of seismic noise were recorded by the array and organised in a data base. Local earthquakes and seismic noise have been analysed with array techniques to investigate the spectral, kinematic and polarization properties of the wavefield. Preliminary results show that the backazimuth of local earthquakes is oriented in the direction of the crater area. For some events, the source location has been constrained using a simplified back propagation in a 2-D velocity structure. The noise wavefield is characterized by the predominance of a sustained low frequency component (< 1Hz) whose source is located S-SE of the array. This low frequency signal has been interpreted as associated to the sea-loading in the gulf of Naples.193 259 - PublicationOpen AccessSpatial and temporal distribution of vertical ground movements at Mt. Vesuvius in the period 1973-2009(2013)
; ; ; ; ; ; ; ;Pingue, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Bottiglieri, M.; Seconda Università di Napoli ;Godano, C.; Seconda Università di Napoli ;Obrizzo, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Tammaro, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia ;Esposito, T.; Università Federico II, Napoli ;Serio, C.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia; ; ; ; ; ; Since the early ’70s vertical ground movements at Mount Vesuvius area have been investigated and monitored by the Osservatorio Vesuviano (Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia - Osservatorio Vesuviano since 2001). This monitoring began with the installation of a high-precision leveling line in the region at medium-high elevations on the volcano. The deformation pattern and expected strain field assessment methods in the volcanic structure induced by inner sources has demanded in subsequent years the expansion of the leveling network up to cover the whole volcanic area, enclosing part of leveling lines of other institutions. As a result of this expansion, the Mt. Vesuvius Area Leveling Network (VALN) has today reached a length of about 270 km and consists of 359 benchmarks. It is configured in 21 circuits and is connected, westward, to the Campi Flegrei leveling network and, northward, to the Campania Plain leveling network. The data collected have been carefully re-analyzed for random and systematic errors and for error propagation along the leveling lines to identify the areas affected by significant ground movements. For each survey, the data were rigorously adjusted and vertical ground movements were evaluated by differentiating the heights calculated by the various measurements conducted by the Osservatorio Vesuviano from 1973 to 2009.349 471