Options
Pongetti, Francesco
Loading...
Preferred name
Pongetti, Francesco
Email
francesco.pongetti@ingv.it
Staff
staff
6 results
Now showing 1 - 6 of 6
- PublicationOpen AccessHERMES: A Data and Specimens Transporter from the Stratosphere to the Ground—The First Experimental Flight(2023)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; Large stratospheric balloons are the easiest access to near space. Large long duration balloons (LDBs) can float in the stratosphere for weeks collecting measurements (e.g., astrophysical or geophysical data) or samples (e.g., contaminants, volcanic ash, micrometeorites). The recovery of data media and samples is a common problem in this type of experiment because direct radio com-munication becomes useless when the balloon crosses the horizon, and satellite links are too slow and expensive. For this reason, physical recovery of the payload is mandatory to obtain experi-mental results, which is a difficult task, especially in polar regions. The goal of HERMES (HEmera Returning MESsenger) is to allow researchers to obtain experimental data prior to payload recovery. HERMES is a system equipped with an autonomous glider capable of physically transporting data and samples from the stratosphere to a recovery point on the ground. The glider is installed on the balloon payload via a remotely controlled release system and is connected to the main computer to store a copy of the scientific data and to receive the geographic coordinates of the recovery point. This allows scientists to obtain experimental results before recovering the payload. The article de-scribes HERMES and the first experimental flight of the entire system, which was conducted at Esrange Space Center (Kiruna, Sweden) in July 2022.75 16 - PublicationOpen AccessG – Goldschmidt Abstracts 2013(2013-08-25)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; During the last twelve years three GMS2 (Geochemical Monitoring System 2) monitoring stations have been operating in three water wells on Mt. Etna: “Acqua Difesa” and “Currone” (on Etna’s south flank) and “Ilice” (on Etna’s east flank). GMS2 stations every 10 minutes collect a data record composed of an array of chemical-physical parameters measured in groundwater. These data contribute to enrich our knowledge on an active volcanic system such as Mt. Etna, regarding, in particular, the chemical and physical effects of the interaction between up-rising magmatic fluids and shallow aquifers and the detection of possible pre-eruptive signals. So far, a huge quantity of data regarding temperature, conducibility, pH, redox potential, dissolved CO2 and dissolved radon have been acquired. The peculiarity of modular GMS2 acquisition system is that it allows: 1) to operate with great simplicity during maintenance, repair and replacement of elements; 2) to gather remote data through telephone relay using mobile phone structures; 3) to control data directly from INGV Roma offices, to verify their quality and to maintain the station if necessary. GMS2 data are validated by similar, discretely acquired, geochemical data. Examples of GMS2 data are shown.65 20 - PublicationOpen AccessConfigurazione del PC di comando per stazioni di monitoraggio geochimico di tipo GMS II(2003)
; ; ; ; ; ; ; ; ;Galli, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Cinti, D.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Di Stefano, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Pizzino, L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Pongetti, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Quattrocchi, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Sciacca, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Voltattorni, N.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia; ; ; ; ; ; ; Questo manuale intende fornire le indicazioni necessarie alla corretta configurazione del BIOS e del software del PC dedicato al monitoraggio geochimico con stazioni di tipo GMS II. Per la descrizione dettagliata di tali stazioni e del relativo software di comando si rimanda ad altre pubblicazioni [1,2]. Si farà riferimento ad un PC equipaggiato con una scheda madre ASUS Mod. CUSI-FX/533/WA/2P-UAY scelta oltre che per ragioni di compattezza anche per alcune sue peculiarità che consentono l’acquisizione dati in assenza di un monitor ed un’opportuna gestione energetica per fronteggiare improvvise interruzioni dell’alimentazione elettrica.258 198 - PublicationRestrictedGeochemical Monitoring System II prototype(GMSII) installation at the "Acqua Difesa" well, within the Etna region: first data during the 1999 volcanic crisis.(2000)
; ; ; ; ; ; ; ; ;Quattrocchi, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Di Stefano, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Pizzino, L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Pongetti, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Romeo, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Scarlato, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Sciacca, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Urbini, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia; ; ; ; ; ; ; The Geochemical Monitoring System II (GMSII)prototype was designed, assembled, tested and installed at the Acqua Difesa test site, near Belpasso (Catania).377 21 - PublicationOpen AccessChe cosa ci faccio con l' s 13?(2002-10-15)
; ; ; ; ; ; ;Romeo, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Benedetti, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Braun, T.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Pongetti, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Taccetti, Q.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione AC, Roma, Italia ;Badiali, L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia; ; ; ; ; Sono illustrati i risultati ottenuti applicando il metodo di Lippmann (brevetto utilizzato da Lennartz Electronic) ad un sensore s13. E' mostrato un metodo per il confronto di sensori sismici utilizzante un filtro adattativo204 253 - PublicationOpen AccessSimulazione di un geofono utilizzando pSPICE(2012)
; ; ; ;Romeo, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Pongetti, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Spinelli, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia; ; Questo lavoro studia il modello pSPICE (personal Simulation Program with Integrated Circuit Emphasis) di un geofono. Perché un modello pSPICE? La principale utilità di un modello (che va al di là dello studio asettico della funzione di trasferimento) è quello di interfacciarsi con il dispositivo elettronico che ne estende la risposta (è difficile oggi trovare un sismografo che non sia generosamente aiutato da un qualche misterioso dispositivo di feed-back). Mentre è relativamente facile indurre pSPICE a risolvere semplici problemi meccanici è molto più difficile indurre blasonati simulatori per sistemi meccanici ad incorporare un circuito elettronico. Il lavoro presentato parte da misure fatte su un geofono S-13 per costruirne il modello, che viene verificato con misure reali. Il modello viene usato per studiare il comportamento del geofono simulandone l’invecchiamento del magnete ed il comportamento ad alta frequenza (effetto dell’induttanza della bobina di pick-up). Viene mostrato come interfacciare il modello ad un semplice estensore di banda utilizzando il metodo di Lippmann, e vengono confrontate le risposte del geofono simulato prima e dopo l’espansione di banda. Infine viene simulata la risposta del modello a un terremoto reale, mostrando come operare sul resistore di smorzamento per evitare la saturazione per forti segnali. Questo lavoro può rappresentare il punto di partenza per chi voglia costruire, o soltanto capire, un sismometro a bilanciamento di forze.364 379