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Le prime stazioni GPS permanenti INGV-CNT per il monitoraggio delle deformazioni crostali dell'area italiana
Author(s)
Language
Italian
Obiettivo Specifico
1.9. TTC - Rete GPS nazionale
Status
Published
Peer review journal
Yes
Title of the book
Issue/vol(year)
39/(2006)
Publisher
INGV
Pages (printed)
1-50
Issued date
June 10, 2006
Keywords
Abstract
In questi ultimi anni molti Enti o
Università italiane e straniere impegnate in studi
geofisici a carattere geodinamico e geodetico,
hanno sentito la necessità di realizzare reti GPS
in monitoraggio continuo capaci di raggiungere
le migliori precisioni possibili ottenibili e al
contempo di poter disporre di dati inquadrati in
un solo sistema di riferimento. Infatti i dati GPS
acquisiti in continuo su reti realizzate con procedure
automatizzate di acquisizione, trasmissione
e analisi dei dati, rappresentano un potente
mezzo per studiare le deformazioni del suolo
di origine tettonica e vulcanica, consentendo
avanzamenti significativi nella ricerca geofisica
e geodetica e per scopi di monitoraggio orientati
per applicazioni di Protezione Civile.
Con questi obiettivi sono state realizzate
le stazioni GPS di Roma (INGR),
Villavallelonga (VVLO), Roseto degli Abruzzi
(RSTO), Gibilmanna (GBLM), Preturo (INGP)
e Monte Argentario (MAOO), distribuite nelle
aree italiane di principale interesse geodinamico
e sismologico. Queste sono state collocate in
particolare dove andava colmato un gap sulla
distribuzione di stazioni permanenti già esistenti
afferenti alla rete GPS dell’Agenzia Spaziale
Italiana. Le stazioni, realizzate secondo criteri
che soddisfano la ricerca geofisica, sono costituite
da ricevitori GPS geodetici a doppia frequenza
le cui antenne sono state collocate su
pilastrini in cemento armato prevalentemente
fondati su affioramenti rocciosi.
In questa pubblicazione viene descritto lo
stato attuale della rete, la struttura dei monumenti
geodetici, la strumentazione utilizzata, le
modalità di acquisizione e trasmissione dei dati,
la loro analisi e archiviazione. Viene anche
mostrato un confronto sulla qualità dei dati prodotti
dalle stazioni INGV rispetto alle stazioni di
Matera (MATE) e Cagliari (CAGL), afferenti
alla rete internazionale dell’International
Godynamic Service.
Università italiane e straniere impegnate in studi
geofisici a carattere geodinamico e geodetico,
hanno sentito la necessità di realizzare reti GPS
in monitoraggio continuo capaci di raggiungere
le migliori precisioni possibili ottenibili e al
contempo di poter disporre di dati inquadrati in
un solo sistema di riferimento. Infatti i dati GPS
acquisiti in continuo su reti realizzate con procedure
automatizzate di acquisizione, trasmissione
e analisi dei dati, rappresentano un potente
mezzo per studiare le deformazioni del suolo
di origine tettonica e vulcanica, consentendo
avanzamenti significativi nella ricerca geofisica
e geodetica e per scopi di monitoraggio orientati
per applicazioni di Protezione Civile.
Con questi obiettivi sono state realizzate
le stazioni GPS di Roma (INGR),
Villavallelonga (VVLO), Roseto degli Abruzzi
(RSTO), Gibilmanna (GBLM), Preturo (INGP)
e Monte Argentario (MAOO), distribuite nelle
aree italiane di principale interesse geodinamico
e sismologico. Queste sono state collocate in
particolare dove andava colmato un gap sulla
distribuzione di stazioni permanenti già esistenti
afferenti alla rete GPS dell’Agenzia Spaziale
Italiana. Le stazioni, realizzate secondo criteri
che soddisfano la ricerca geofisica, sono costituite
da ricevitori GPS geodetici a doppia frequenza
le cui antenne sono state collocate su
pilastrini in cemento armato prevalentemente
fondati su affioramenti rocciosi.
In questa pubblicazione viene descritto lo
stato attuale della rete, la struttura dei monumenti
geodetici, la strumentazione utilizzata, le
modalità di acquisizione e trasmissione dei dati,
la loro analisi e archiviazione. Viene anche
mostrato un confronto sulla qualità dei dati prodotti
dalle stazioni INGV rispetto alle stazioni di
Matera (MATE) e Cagliari (CAGL), afferenti
alla rete internazionale dell’International
Godynamic Service.
Type
article
File(s)
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Name
Anzidei et al quad geof 39.pdf
Size
3.29 MB
Format
Adobe PDF
Checksum (MD5)
c530cafe1af129655f325c983e6b0692