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L' occhio della scienza
Editor(s)
Other Titles
La fotografia e le eruzioni dell’Etna Dalle prime immagini del 1865 alla fotografia scientifica di Gaetano Ponte
Language
Italian
Obiettivo Specifico
1T. Struttura della Terra
Publisher
Edizioni ETS
Status
Published
Pages Number
133-137
Refereed
No
Issued date
2022
ISBN
9788846764911
Abstract
Parte da lontano, l’idea della mostra L’occhio della scienza, e da molte suggestioni. Le sale del Museo
della Grafica, che in molte altre occasioni hanno offerto, tra le antiche pietre di Palazzo Lanfranchi,
motivi di riflessione e di emozione sui linguaggi della fotografia, sono state un laboratorio di idee per raccontare
ulteriori nuove storie. Intorno alla possibilità d’inedite narrazioni, tra visualità e Public History,
i nostri interessi di storici dell’arte e della scienza hanno spesso trovato convergenza, da ultimo uniti in
un articolato progetto di ricerca d’interesse nazionale (PRIN 2017, “Material and Visual Cultures of
Science: a longue durée perspective”, capofila Università di Bologna, P.I. Marco Beretta, responsabile per
l’unità di Pisa Claudio Pogliano). Al suo interno, e in parte minore con il supporto di un altro finanziamento
dell’Ateneo pisano (PRA 2020, “Fuori dalla scatola. la costruzione della conoscenza tra coproduzione
e Public History”, diretto da Roberto Gronda), è stato possibile attivare l’assegno e il contratto che
hanno permesso a Claudia Addabbo di contribuire efficacemente alla realizzazione della mostra. A lei,
alla profonda intelligenza critica e alla sensibilità umana e professionale di Stefano Casati, si deve l’allestimento
di quest’affascinante percorso visuale attraverso i temi della ricerca scientifica nella modernità,
che abbiamo seguito e condiviso con entusiasmo.
Nell’attuazione del progetto è stata immediata e decisiva la stretta collaborazione tra il Museo della
Grafica – quindi il Comune di Pisa e l’Università di Pisa che ne sono fondatori – e il Museo Galileo, a
sancire rapporti scientifici e istituzionali di lunga data che proprio in questa occasione ci piace ricordare e
sottolineare. Per questo alla Presidente e alla Presidente onoraria del Museo della Grafica, Virginia Mancini
e Lucia Tongiorgi Tomasi, va il nostro ringraziamento, insieme con quello rivolto a Roberto Ferrari
e a Filippo Camerota: perché è una collaborazione che attesta non solo importanti sinergie tra modelli
museali, ma anche e soprattutto complicità intellettuali.
La possibilità di condividere il progetto con altre eccellenze della rete museale toscana come il Museo
Stibbert, la Fondazione Alinari e i Sistemi Museali di Pisa e di Firenze, è per noi ulteriore motivo di soddisfazione
e gratitudine, nella convinzione di presentare storie meravigliose di scienze e di arti.
della Grafica, che in molte altre occasioni hanno offerto, tra le antiche pietre di Palazzo Lanfranchi,
motivi di riflessione e di emozione sui linguaggi della fotografia, sono state un laboratorio di idee per raccontare
ulteriori nuove storie. Intorno alla possibilità d’inedite narrazioni, tra visualità e Public History,
i nostri interessi di storici dell’arte e della scienza hanno spesso trovato convergenza, da ultimo uniti in
un articolato progetto di ricerca d’interesse nazionale (PRIN 2017, “Material and Visual Cultures of
Science: a longue durée perspective”, capofila Università di Bologna, P.I. Marco Beretta, responsabile per
l’unità di Pisa Claudio Pogliano). Al suo interno, e in parte minore con il supporto di un altro finanziamento
dell’Ateneo pisano (PRA 2020, “Fuori dalla scatola. la costruzione della conoscenza tra coproduzione
e Public History”, diretto da Roberto Gronda), è stato possibile attivare l’assegno e il contratto che
hanno permesso a Claudia Addabbo di contribuire efficacemente alla realizzazione della mostra. A lei,
alla profonda intelligenza critica e alla sensibilità umana e professionale di Stefano Casati, si deve l’allestimento
di quest’affascinante percorso visuale attraverso i temi della ricerca scientifica nella modernità,
che abbiamo seguito e condiviso con entusiasmo.
Nell’attuazione del progetto è stata immediata e decisiva la stretta collaborazione tra il Museo della
Grafica – quindi il Comune di Pisa e l’Università di Pisa che ne sono fondatori – e il Museo Galileo, a
sancire rapporti scientifici e istituzionali di lunga data che proprio in questa occasione ci piace ricordare e
sottolineare. Per questo alla Presidente e alla Presidente onoraria del Museo della Grafica, Virginia Mancini
e Lucia Tongiorgi Tomasi, va il nostro ringraziamento, insieme con quello rivolto a Roberto Ferrari
e a Filippo Camerota: perché è una collaborazione che attesta non solo importanti sinergie tra modelli
museali, ma anche e soprattutto complicità intellettuali.
La possibilità di condividere il progetto con altre eccellenze della rete museale toscana come il Museo
Stibbert, la Fondazione Alinari e i Sistemi Museali di Pisa e di Firenze, è per noi ulteriore motivo di soddisfazione
e gratitudine, nella convinzione di presentare storie meravigliose di scienze e di arti.
Type
book chapter
File(s)
No Thumbnail Available
Name
Branca_2022.pdf
Description
Restricted chapter
Size
2.86 MB
Format
Adobe PDF
Checksum (MD5)
79edaf746ca2b6cd1f16a949e2123612