Options
Ravaglia, Antonio
Loading...
Preferred name
Ravaglia, Antonio
4 results
Now showing 1 - 4 of 4
- PublicationRestrictedModes of fault reactivation from analogue modeling experiments: implications for the seismotectonics of the southern Adriatic foreland (Italy)(2007)
; ; ; ; ; ; ;Di Bucci, D.; Dipartimento della Protezione Civile, Roma, Italia ;Ravaglia, A.; Midland Valley Exploration Ltd., Glasgow, UK ;Seno, S.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pavia, Pavia, Italia ;Toscani, G.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pavia, Pavia, Italia ;Fracassi, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Valensise, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia; ;; ; ; The active tectonics at the front of the Southern Apennines and in the Adriatic foreland is characterized by E-W striking, right-lateral seismogenic faults, interpreted as reactivated inherited discontinuities. The best studied among these is the Molise-Gondola shear zone (MGsz). The interaction of these shear zones with the Apennines chain is not yet clear. To address this open question we developed a set of scaled analogue experiments, aimed at analyzing: 1) how dextral strike-slip motion along a pre-existing zone of weakness within the foreland propagates toward the surface and affects the orogenic wedge; 2) the propagation of deformation as a function of increasing displacement; 3) any insights on the active tectonics of Southern Italy. Our results stress the primary role played by these inherited structures when reactivated, and confirm that regional EW dextral shear zones are a plausible way of explaining the seismotectonic setting of the external areas of the Southern Apennines.357 675 - PublicationRestrictedRapporto tecnico su: identificazione e caratterizzazione delle sorgenti sismogenetiche(2005)
; ; ; ; ; ; ; ;Basili, Roberto; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Burrato, Pierfrancesco; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Mariano, Sofia; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Mirabella, Francesco; Università degli Studi di Perugia ;Ravaglia, Antonio ;Valensise, Gianluca; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Vannoli, Paola; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia; ; ; ; ;; 260 36 - PublicationOpen AccessIdentificazione e caratterizzazione delle sorgenti sismogenetiche(2007-07)
; ; ; ; ; ; ; ;Basili, R.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Burrato, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Mariano, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Mirabella, F.; Università di Perugia ;Ravaglia, A.; Università di Pavia ;Valensise, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Vannoli, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia; ; ; ; ;; ; ; ; ;Mucciarelli, M.Tiberi, P.Questo lavoro è contenuto nel terzo volume di una serie che la Regione Marche pubblica al fine di divulgare i risultati di attività di ricerca svolte nel settore della valutazione del rischio sismico. Le attività descritte in questo volume riguardano la definizione di scenari di intensità macrosismica per la fascia costiera marchigiana. In particolare il lavoro sintetizza i risultati conseguiti da un gruppo di ricercatori afferenti all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, all’Università di Perugia e all’Università di Pavia. Si tratta di un lavoro molto articolato e dotato di ampio supporto iconografico che si articola su sette paragrafi, ognuno corrispondente ad una linea di attività indipendente. Il paragrafo conclusivo, che sintetizza tutte le conoscenze disponibili sulle sorgenti sismogenetiche delle Marche, rappresenta anche una sintesi ideale dei contributi individuali forniti nei paragrafi precedenti. Per ogni linea di ricerca vengono presentate una sintetica ma esauriente descrizione e numerose immagini significative. Si rimarca come questo capitolo descriva con dettaglio sia le attività svolte (i risultati conseguiti e la loro parametrizzazione) sia l’uso di una banca dati GIS appositamente realizzata. I risultati delle ricerche descritte in questo capitolo rappresentano una estensione fortemente mirata delle ricerche sulla sismogenesi che il gruppo di ricerca dell’INGV svolge sistematicamente. Il denominatore comune di queste ricerche è lo studio sulle sorgenti sismogenetiche italiane e il loro baricentro è il Database of Individual Seismogenic Sources (DISS), Versione 3.0.4 [DISS Working Group, 2007; disponibile anche su Internet all’indirizzo: http://www.ingv.it/DISS].352 872 - PublicationOpen AccessSeismotectonics of the Southern Apennines and Adriatic foreland: insights on active regional E-W shear zones from analogue modeling(2006-08-11)
; ; ; ; ; ; ;Di Bucci, D.; Dipartimento della Protezione Civile, Servizio Sismico Nazionale. Via Vitorchiano, 4 - 00189 ;Ravaglia, A.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pavia. Via Ferrata, 1 - 27100 Pavia, Italy (now at Midland Valley Exploration Ltd. 14 Park Circus - G3 6AX Glasgow, UK) ;Seno, S.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pavia. Via Ferrata, 1 - 27100 Pavia, Italy ;Toscani, G.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pavia. Via Ferrata, 1 - 27100 Pavia, Italy ;Fracassi, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Via di Vigna Murata, 605 - 00143 Roma, Italy ;Valensise, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Via di Vigna Murata, 605 - 00143 Roma, Italy; ;; ; ; The active tectonics at the front of the Southern Apennines and in the Adriatic foreland is characterized by E-W striking, right-lateral seismogenic faults, interpreted as reactivated inherited discontinuities. The best studied among these is the Molise-Gondola shear zone (MGsz). The interaction of these shear zones with the Apennines chain is not yet clear. To address this open question we developed a set of scaled analogue experiments, aimed at analyzing: 1) how dextral strike-slip motion along a pre-existing zone of weakness within the foreland propagates toward the surface and affects the orogenic wedge; 2) the propagation of deformation as a function of displacement; 3) any insights on the active tectonics of Southern Italy. Our results stress the primary role played by these inherited structures when reactivated, and confirm that regional E-W dextral shear zones are a plausible way of explaining the seismotectonic setting of the external areas of the Southern Apennines.231 1322