Options
Pasta, Marco
Loading...
3 results
Now showing 1 - 3 of 3
- PublicationRestrictedMainshocks and aftershocks of the 2002 molise seismic sequence, southern Italy(2005-07-05)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;Chiarabba, C.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;De Gori, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Chiaraluce, L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Bordoni, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Cattaneo, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;De Martin, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Frepoli, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Michelini, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Monachesi, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Moretti, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Augliera, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia ;D'Alema, E.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia ;Frapiccini, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia ;Gassi, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia ;Marzorati, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italia ;Di Bartolomeo, P.; INOGS ;Gentile, S.; INOGS ;Lovisa, L.; INOGS ;Govoni, A.; INOGS ;Romanelli, M.; INOGS ;Ferretti, G.; Dip.Teris ;Pasta, M.; Dip.Teris ;Splallarossa, D.; Dip.Teris ;Zunino, E.; Dip.Teris; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; In October and November 2002, the Molise region (southern Italy) was struck by two moderate magnitude earth- quakeswithin 24 hours followed by an onemonth long aftershocks sequence. Soon after the ?rstmainshock (October 31st, 10.32 UTC, Mw 5.7), we deployed a temporary network of 35 three-component seismic stations. At the time of occurrence of the second main event (November 1st, 15.08 UTC, Mw 5.7) the eight local stations already installed allowed us to well constrain the hypocentral parameters. We present the location of the two mainshocks and 1929 aftershocks with 2 < ML < 4.2. Earthquake distribution reveals a E-trending 15 km long fault system composed by two main segments ruptured by the two mainshocks. Aftershocks de?ne two sub-vertical dextral strike-slip fault segments in agreementwith themainshock fault plane solutions. P- and T -axes retrieved from170 aftershocks focal mechanisms show a coherent kinematics: with a sub-horizontal NW and NE-trending P and T -axes, respectively. Fora small percentage of focal mechanisms (~10%) a rotation of T axes is observed, resulting in thrust solutions. The Apenninic active normal fault belt is located about 80 km westward of the 2002 epicentral area and signi?cant seismicity occurs only 20-50 km to the east, in the Gargano promontory. Seismic hazard was thought to be small for this region because neither historical earthquake are reported in the Italian seismic catalogue or active faults were previously identi?ed. In this context, the 2002 seismic sequence highlights the existence of trans-pressional active tectonics in between the extensional Apenninic belt and the Apulian foreland.343 36 - PublicationOpen Access30 years of seismicity in the south-western Alps and northern Apennines as recorded by the Regional Seismic Network of northwestern Italy(2010)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;Eva, Claudio; DipTeRis Università di Genova ;Barani, Simone; DipTeRis Università di Genova ;Carenzo, Giacomo; DipTeRis Università di Genova ;De Ferrari, Roberto; DipTeRis Università di Genova ;Eva, Elena; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Ferretti, Gabriele; DipTeRis Università di Genova ;Pasta, Marco; DipTeRis Università di Genova ;Pavan, Mauro; DipTeRis Università di Genova ;Scafidi, Davide; DipTeRis Università di Genova ;Solarino, Stefano; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Spallarossa, Daniele; DipTeRis Università di Genova ;Turino, Chiara; DipTeRis Università di Genova ;Zunino, Enzo; DipTeRis Università di Genova; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; The aim of this work is to describe the seismicity of the South-western Alps and Northern Apennines from the very detailed picture provided by thirty years of operation of the Regional Seismic Network of northwestern Italy .285 325 - PublicationOpen AccessIl terremoto del 21 giugno 2013 in Lunigiana. Le attività del coordinamento Sismiko(2014-02-03)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;Margheriti, L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Moretti, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Pasta, M.; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita ;Chiaraluce, L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Frepoli, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Piccinini, D.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italia ;Piccolini, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Colasanti, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Criscuoli, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;De Gori, P.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Ferretti, G.; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita ;Franceschi, D.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Giandomenico, E.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Giovani, L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Govoni, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Marchetti, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Mazza, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Pavan, M.; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita ;Scafidi, D.; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita ;Silvestri, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Spallarossa, D.; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita ;Pintore, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Lauciani, V.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Fiaschi, A.; Fondazione Prato Ricerche ;Turino, C.; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; Il 21 giugno 2013 alle ore 10.33 UTC è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale (RSN) [Amato e Mele, 2008; Delladio, 2011] dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) un terremoto di magnitudo (ML) 5.2 nel distretto sismico1 denominato “Alpi Apuane” tra i comuni di Minucciano in provincia di Lucca e Fivizzano e Casola in provincia di Massa e Carrara, zona conosciuta come “Lunigiana”. L’evento sismico, localizzato dai sismologi in turno presso la sala di sorveglianza sismica di Roma [Basili, 2011] con coordinate 44.153°N e 10.135° E e una profondità di circa 5 km è stato ben risentito in tutta la penisola centro-settentrionale ed è stato seguito in poche ore da numerosi eventi anche di ML ≥ 3.0 (16 nelle prime 72 ore). Storicamente l’area oggetto della sequenza sismica è stata interessata da numerosi terremoti di magnitudo superiore a 5.0 il più grande dei quali quello avvenuto nel 1920 nella zona della Garfagnana (fonte dati: Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani - CPTI11 [Rovida et al., 2011]), ad una distanza di circa 12 km dal mainshock odierno, interessata anch’essa da una piccola sequenza sismica a gennaio del 2013. In considerazione dell’entità dell’evento e seguendo le procedure definite per le situazioni di emergenza internamente all’INGV anche in accordo con l’Allegato A2 della Convenzione vigente 2012- 20203 fra l’ente e il Dipartimento di Protezione Civile (DPC), è stata attivata la Rete Sismica Mobile della sede INGV di Roma (Re.Mo. [Moretti et al., 2010]). Nell’arco di tempo di poco più un’ora dall’accadimento del mainshock è stata disposta l’installazione di una rete sismica temporanea costituita da sei stazioni a integrazione delle reti sismiche permanenti già presenti in area epicentrale (RSN e Regional Seismic network of North-Western Italy – RSNI [Ferretti et al., 2008; 2010; Eva et al., 2010; Pasta et al., 2011]). Nel contempo sono stati consultati tramite e-mail i referenti delle unità di rete sismica mobile delle altre sedi INGV che nell’ambito del coordinamento “Sismiko” [Moretti et al., 2012] negli ultimi due anni hanno dato la propria disponibilità, in termini di personale e strumentazione, ad intervenire in caso di emergenza sismica; sono stati inoltre contattati i colleghi del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita, dell’Università degli Studi di Genova (DISTAV) i più vicini all’area epicentrale e gestori della RSNI che hanno comunicato loro stessi l’intenzione di installare due stazioni temporanee, una in real-time e una in configurazione stand-alone. In questo lavoro viene descritta l’attività compiuta dalla Rete Sismica Mobile INGV, la tempistica dell’intervento effettuato in sinergia con i colleghi dell’Università di Genova, i dettagli circa l'installazione e la gestione delle stazioni sismiche temporanee nel primo mese di attività e una valutazione del dataset acquisito.1242 157