Options
Surace, L.
Loading...
4 results
Now showing 1 - 4 of 4
- PublicationRestrictedSiti archeologici costieri di età romana come indicatori delle variazioni del livello del mare: un'applicazione al mare Tirreno (Italia centrale)(2004-10-30)
; ; ; ; ; ;Anzidei, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Benini, A.; Università della Tuscia ;Lambeck, K.; Research School of Earth Sciences, The Australian National University, Canberra 0200, Australia ;Esposito, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Surace, L.; Istituto Idrografico della Marina; ; ;; ; ; ; ;De Maria, Lorenza; Regione Lazio ;Turchetti, Rita; Regione Lazio; Questo studio nasce da una ricerca iniziata dapprima dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia poi proseguita in un progetto multidisciplinare finanziato dal Centro Nazionale delle Ricerche, L'obiettivo è stato di tentare una ricostruzione delle deformazioni verticali della crosta terrestre e delle oscillazioni eustatiche del livello del mare avvenute durante il tardo Olocene (2000/3000 anni B.P.), mediante indagini multidisciplinari scientifico-umanistiche su siti archeologici posti lungo le coste del Mediterraneo. E’ noto che gli antichi livelli del mare siano rappresentati su gran parte delle coste della Terra da elementi geomorfologici relativi alle sue fasi di stazionamento durante i periodi interglaciali . Le linee di costa pleistoceniche sono spesso dislocate a varie quote e in modo differenziale, fornendo quindi indicazioni sull’eustatismo e sulla attività tettonica . In Italia ciò è evidente lungo tutte le coste e in particolare in Calabria meridionale, zona tra le più sismiche del Mediterraneo. Nel breve termine dalle strutture archeologiche osservabili è possibile desumere sia l’antico livello medio del mare che le deformazioni verticali subite dalla crosta terrestre nelle aree indagate. I primi tentativi di questi studi vennero proposti a partire dagli anni ’70, in aree archeologiche costiere prevalentemente di epoca romana, alle quali venne riconosciuto un ruolo fondamentale per la valutazione della risalita del mare nel tardo Olocene discostandosi anche di alcuni metri dall’attuale livello medio del Mediterraneo. Questo studio è stato perseguito utilizzando metodi multidisciplinari integrando le osservazioni altimetriche desunte dai rilievi archeologici con quelle delle Scienze della Terra che caratterizzano l’ambiente dove risiede l’area archeologica indagata. I dati archeologici sono stati compenetrati con dati geofisici, geodetici, mareografici, geologici e geomorfologici di nuova realizzazione .304 70 - PublicationRestrictedSiti archeologici costieri di età romana come indicatori delle variazioni del livello del mare: un'applicazione al mare Tirreno (Italia centrale)(2003)
; ; ; ; ; ;Anzidei, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Benini, A. ;Lambeck, K. ;Esposito, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia ;Surace, L.; ; ;; Here we show first results from a multidisciplinary research which estimated sea level changes along the Tyrrhenian coastlines, using coastal archaeological sites.161 35 - PublicationOpen AccessUTILIZZO DELLA RETE GPS IGM95 PER LO STUDIO DELLE DEFORMAZIONI COSISMICHE DEI TERREMOTI UMBRO MARCHIGIANI DEL 26 SETTEMBRE 1997(1998)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;Anzidei, M.; Istituto Nazionale Geofisica Vulcanologia ;Baldi, P.; Università di Bologna, Dipartimento di Fisica, Settore Geofisica. ;Coticchia, A.; Direzione Geodetica, Istituto Geografico Militare, Firenze ;Del Mese, S.; Istituto Nazionale Geofisica Vulcanologia ;Galvani, A.; Istituto Nazionale Geofisica Vulcanologia ;Hunstad, I.; Istituto Nazionale Geofisica Vulcanologia ;Pesci, A.; Istituto Nazionale Geofisica Vulcanologia ;Pierozzi, M.; Direzione Geodetica, Istituto Geografico Militare, Firenze ;Surace, L.; Direzione Geodetica, Istituto Geografico Militare, Firenze ;Zanutta, A.; DISTART, Bologna; ; ; ; ; ; ; ; ; After the occurrence of two main shocks...271 550 - PublicationOpen AccessThe newtonian approach in the meteorological tide waves forecasting: preliminary observations in the East Ligurian harbours(2006)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;03. Hydrosphere::03.01. General::03.01.02. Equatorial and regional oceanography ;Faggioni, O.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma2, Roma, Italia ;Arena, G.; APAT Dip.to Tutela Acque Interne e Marine – Servizio Mareografico, Via Curtatone 3, 00185 Roma, ITALY ;Bencivenga, N.; APAT Dip.to Tutela Acque Interne e Marine – Servizio Mareografico, Via Curtatone 3, 00185 Roma, ITALY ;Bianco, G.; ASI Centro di Geodesia Spaziale “G.Colombo”, Loc. Terlecchia, 75100 Matera, ITALY ;Bozzano, R.; CNR Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l’Automazione, Via de Marini 6, 16149 Genova, ITALY ;Canepa, G.; Autorità Portuale di Genova, Ufficio Ambiente, Via della Mercanzia 2, 16100 Genova, ITALY ;Lusiani, P.; MM Istituto Idrografico, Passo dell’Osservatorio 4, 16132 Genova, ITALY ;Nardone, G.; APAT Dip.to Tutela Acque Interne e Marine – Servizio Mareografico, Via Curtatone 3, 00185 Roma, ITALY ;Piangiamore, G. L.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma2, Roma, Italia ;Soldani, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma2, Roma, Italia ;Surace, L.; Istituto Idrografico della Marina (IIM), Genova, Italy ;Venzano, G.; Servizi Ecologici Porto di Genova (SEPG), Genova, Italy; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; Sea level oscillations are the superposition of many contributions, among which the main are astronomic and meteorological low-frequency tides. In Ligurian Sea meteo-tide components, being most ample than astronomic fluctuations, drive water exchange in harbours. The present note shows first results about port of Genoa concerning a coherency study between atmospheric variation and corresponding sea level adjustment (meteorological tide). The newtonian forecasting method of meteorological tides is based on measurements of time elapsing between barometric sea level unbalance (Δg) and its meteorological tide compensation (inverse barometer component). Meteorological tide component is independent on the Earth-Moon-Sun gravitational relationships, moreover parameters related to the shifted water mass are too many to describe the phenomenon analytically (basin topography, barometric strength position and time, chemical water quality, off-shore sea circulation, etc.); then, meteorological tide can’t be accurately foreseen by atmospheric pressure measurements only. A gravimeter can detect the geodetic unbalance starting time and a tide-gauge can detect the newtonian compensation (tide wave) coming time. The difference between these two times is the meteorological tide delay. An opportune statistic of this delay provides an experimental law typical for each harbour to forecast the meteo-tide compensation wave delay. This paper describes the methodological procedure adopted and first evidences of the phenomenon in Genoa harbour.323 536