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  • Publication
    Open Access
    The museum of Osservatorio Vesuviano-INGV.
    (2004-11-04) ; ; ; ;
    De Lucia, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Iannella, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Ottaiano, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Siviglia, V.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    The Osservatorio Vesuviano (OV), section of the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), is the oldest volcanological observatory worldwide, dating back to 1841. It is a public research institute in the fields of geophysics and volcanology and carries out the surveillance of Neapolitan active volcanoes. Public outreach activities are also carried out. The main aim of public outreach activities is to improve the volcanic risk knowledge and awareness among people living in high volcanic risk areas near the city of Naples. In its historical site, on Vesuvius, a museum has been established, with a permanent exhibition, entitled “Vesuvius: 2000 years of observations”. The museum preserves valuable collections of rocks and minerals, historical scientific instruments, books and paintings. The exhibition, due to a strong cooperation between OV and the Italian Civil Protection Department, brings the visitor along a pathway through the world of volcanoes, in particular Vesuvius. Visitors, guided by a very skilled staff, are more than 10,000 / year and are mostly school groups.
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  • Publication
    Open Access
    Il Museo dell’Osservatorio Vesuviano: dati statistici 2005
    (2007-10) ; ; ; ; ;
    De Lucia, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Casagrande, I.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Iannella, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Ottaiano, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Siviglia, V.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italia
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    Il museo dell'Osservatorio Vesuviano, rinnovato nel 2000, nasce con l’obiettivo di informare la popolazione sui fenomeni vulcanici, sui pericoli connessi e sulla sorveglianza dei vulcani attivi in aree ad alto rischio; è situato nella sede storica dell’Osservatorio Vesuviano, il primo Osservatorio vulcanologico del mondo, attualmente sezione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il percorso museale ha inizio con la presentazione delle diverse tipologie eruttive e dei fenomeni a esse associati e quindi dei pericoli per l’uomo e i manufatti. Si ripercorre la storia eruttiva del Somma-Vesuvio soffermandosi sulle eruzioni più note del 79 d.C. e del 1944, e sulle metodologie adottate dai vulcanologi per ricostruire la storia eruttiva di un vulcano attraverso lo studio dei suoi prodotti. Inoltre, sono esposti i prodotti delle eruzioni effusive ed esplosive, e i minerali che si formano in ambiente vulcanico. Il percorso è arricchito da documenti storici di notevole interesse vulcanologico quali: la carta vulcanologica di Henry James Johnston-Lavis e il volume “Campi Flegrei” di William Hamilton (in visione la riproduzione anastatica). Un altro tema portante della mostra riguarda il monitoraggio dei vulcani attivi. Sono esposti gli strumenti scientifici storici utilizzati per la sorveglianza, tra cui il primo sismografo del mondo costruito nel 1856 da Luigi Palmieri, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dal 1855 al 1896. Una sala ospita monitor collegati in tempo reale alla sezione “segnali sismici” del sito web dell’Osservatorio Vesuviano. Si propongono inoltre filmati tratti da modelli fisico-matematici di simulazioni di eruzioni esplosive per la definizione degli scenari attesi in caso di eruzione. Infine, si affronta il problema del rischio mediante pannelli informativi sul piano Nazionale di emergenza al fine di promuovere atteggiamenti adeguati in caso di necessità. Gli strumenti utilizzati sono video, pannelli, webcam, internet. Nel rapporto sono presentati i dati statistici relativi al pubblico del museo nell’anno 2005.
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