Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/16420
Authors: Branca, Stefano 
Editors: Addabbo, Claudia 
Casati, Stefano 
Title: L' occhio della scienza
Other Titles: La fotografia e le eruzioni dell’Etna Dalle prime immagini del 1865 alla fotografia scientifica di Gaetano Ponte
Publisher: Edizioni ETS
Issue Date: 2022
ISBN: 9788846764911
Abstract: Parte da lontano, l’idea della mostra L’occhio della scienza, e da molte suggestioni. Le sale del Museo della Grafica, che in molte altre occasioni hanno offerto, tra le antiche pietre di Palazzo Lanfranchi, motivi di riflessione e di emozione sui linguaggi della fotografia, sono state un laboratorio di idee per raccontare ulteriori nuove storie. Intorno alla possibilità d’inedite narrazioni, tra visualità e Public History, i nostri interessi di storici dell’arte e della scienza hanno spesso trovato convergenza, da ultimo uniti in un articolato progetto di ricerca d’interesse nazionale (PRIN 2017, “Material and Visual Cultures of Science: a longue durée perspective”, capofila Università di Bologna, P.I. Marco Beretta, responsabile per l’unità di Pisa Claudio Pogliano). Al suo interno, e in parte minore con il supporto di un altro finanziamento dell’Ateneo pisano (PRA 2020, “Fuori dalla scatola. la costruzione della conoscenza tra coproduzione e Public History”, diretto da Roberto Gronda), è stato possibile attivare l’assegno e il contratto che hanno permesso a Claudia Addabbo di contribuire efficacemente alla realizzazione della mostra. A lei, alla profonda intelligenza critica e alla sensibilità umana e professionale di Stefano Casati, si deve l’allestimento di quest’affascinante percorso visuale attraverso i temi della ricerca scientifica nella modernità, che abbiamo seguito e condiviso con entusiasmo. Nell’attuazione del progetto è stata immediata e decisiva la stretta collaborazione tra il Museo della Grafica – quindi il Comune di Pisa e l’Università di Pisa che ne sono fondatori – e il Museo Galileo, a sancire rapporti scientifici e istituzionali di lunga data che proprio in questa occasione ci piace ricordare e sottolineare. Per questo alla Presidente e alla Presidente onoraria del Museo della Grafica, Virginia Mancini e Lucia Tongiorgi Tomasi, va il nostro ringraziamento, insieme con quello rivolto a Roberto Ferrari e a Filippo Camerota: perché è una collaborazione che attesta non solo importanti sinergie tra modelli museali, ma anche e soprattutto complicità intellettuali. La possibilità di condividere il progetto con altre eccellenze della rete museale toscana come il Museo Stibbert, la Fondazione Alinari e i Sistemi Museali di Pisa e di Firenze, è per noi ulteriore motivo di soddisfazione e gratitudine, nella convinzione di presentare storie meravigliose di scienze e di arti.
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