Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/12835
Authors: Alessio, Giuliana* 
Borriello, Giuseppe* 
Capello, Marco* 
Castellano, Mario* 
Cusano, Paola* 
De Cesare, Walter* 
Giudicepietro, Flora* 
Iannaccone, Giovanni* 
Martini, Marcello* 
Meglio, Vincenzo* 
Petrosino, Simona* 
Ricciolino, Patrizia* 
Talarico, Giovanni* 
Torello, Vincenzo* 
Title: Il monitoraggio sismico dei vulcani attivi della Campania: rete sismica ed analisi dei dati. (Luglio-Dicembre 2001
Issue Date: 1-Apr-2002
Series/Report no.: Aprile 2002
Keywords: Monitoraggio
sismico
Subject Classification04.06. Seismology
Abstract: La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è una rete regionale costituita da stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione continua dei segnali al Centro di Acquisizione (Fig. 1). La Rete è progettata per il monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale rilevata dalla Rete Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale per il Monitoraggio della Sismicità). Il miglioramento e la standardizzazione della Rete iniziato nella prima metà del 2000 è continuato nel 2001 con la ristrutturazione di alcune stazioni (SFT, HR9, OTV, SSB, SMC, SOR) e la conversione a tre componenti di due stazioni dell’area vesuviana (BKE e CPV). Particolare attenzione è stata posta nel miglioramento dell’accoppiamento sismometrobasamento al fine di migliorare il rapporto segnale-rumore, comunque elevato a quasi tutte le stazioni a causa dell’alto grado di urbanizzazione delle aree monitorate. E’ stata completata, inoltre, la ristrutturazione del Ponte Radio Centralizzato posto presso la sede di Via Manzoni. Questa operazione ha comportato la sostituzione di tutti gli apparati radio riceventi, obsoleti o inadeguati, e la ridistribuzione del sistema delle antenne di ricezione. Futuri miglioramenti ed espansioni della Rete sono inseriti nel Piano Triennale delle attività dell’I.N.G.V. e prevedono la conversione in larga banda di alcune stazioni analogiche e la ridondanza dei sistemi di trasmissione (telemetria UHF e telefonica digitale) per garantire la continuità dell’acquisizione dei segnali.
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