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Aversa, Stefano
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Aversa, Stefano
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- PublicationRestrictedReconnaissance of 2016 Central Italy Earthquake Sequence(2018)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;; ; ;; ;; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;The Central Italy earthquake sequence nominally began on 24 August 2016 with a M6.1 event on a normal fault that produced devastating effects in the town of Amatrice and several nearby villages and hamlets. A major international response was undertaken to record the effects of this disaster, including surface faulting, ground motions, landslides, and damage patterns to structures. This work targeted the development of high-value case histories useful to future research. Subsequent events in October 2016 exacerbated the damage in previously affected areas and caused damage to new areas in the north, particularly the relatively large town of Norcia. Additional reconnaissance after a M6.5 event on 30 October 2016 documented and mapped several large landslide features and increased damage states for structures in villages and hamlets throughout the region. This paper provides an overview of the reconnaissance activities undertaken to document and map these and other effects, and highlights valuable lessons learned regarding faulting and ground motions, engineering effects, and emergency response to this disaster.180 4 - PublicationOpen AccessInterpreting the deformation phenomena triggered by the 2012 Emilia seismic sequence on the Canale Diversivo di Burana banks(2015)
; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ;L’ articolo descrive uno studio riguardante i fenomeni deformativi osservati dopo il sisma dell’Emilia del maggio 2012 lungo un tratto di argine del Canale Diversivo di Burana che ricade nell’abitato di Scortichino, frazione del comune di Bondeno (FE). In questa porzione del rilevato arginale sono state edificate oltre un centinaio di abitazioni ed alcune strutture di medio-piccole dimensioni adibite ad attività produttive o a deposito, molte delle quali sono risultate pesantemente danneggiate e dichiarate inagibili proprio a causa delle deformazioni e del sistema di fratture longitudinali presenti nel terreno in seguito al terremoto. Il contributo qui presentato si prefigge di analizzare la risposta sismica dell’argine durante la sequenza sismica del 2012, comprendere le cause dei dissesti nonché individuare le necessarie azioni di mitigazione e gli eventuali interventi di messa in sicurezza nei confronti di terremoti futuri. A questo scopo è stata condotta un’ampia campagna sperimentale di indagini in sito e in laboratorio, finalizzata alla ricostruzione di un accurato modello geotecnico per la valutazione delle condizioni di stabilità dell’argine in condizioni sismiche, portando in conto anche l’eventuale insorgenza di fenomeni di liquefazione nei terreni sabbiosi superficiali costituenti la fondazione del corpo arginale. L’ analisi illustrata è il risultato dell’attività di indagine svolta per più di un anno dal Gruppo di Lavoro Argini (GdLA), costituitosi nel luglio 2012 in seguito ad un accordo fra la Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Geotecnica Italiana per la verifica delle condizioni di stabilità dei rilevati arginali nelle aree colpite dal terremoto.194 150