Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/9423
Authors: Costanzo, A.* 
Minasi, M.* 
Montuori, A.* 
Porco, G.* 
Musacchio, M.* 
Casula, G.* 
Buongiorno, M. F.* 
Title: Tecniche di indagine NDT per l'analisi dello stato di conservazione di edifici a valenza storico-artistica
Journal: Il GIORNALE delle PROVE NON DISTRUTTIVE MONITORAGGIO DIAGNOSTICA 
Series/Report no.: 4/XXXV
Publisher: AIPND - Associazione Italiana delle Prove Non Distruttive
Issue Date: 1-Sep-2014
URL: http://www.aipnd.it/files/2014_3_indice.pdf
Keywords: Prove NDT
laser scanner terrestre
termografia ad infrarossi
stato di conservazione di edifici
Subject Classification05. General::05.04. Instrumentation and techniques of general interest::05.04.99. General or miscellaneous 
Abstract: La mitigazione della vulnerabilità di edifici storici è una tematica molto rilevante sia per la loro protezione dai rischi ambientali sia per l'elevata pericolosità sismica dell’intero territorio nazionale. In questo studio viene presentata una metodologia di indagine NDT (dall’inglese Non Destructive Testing), basata sull'integrazione di tecniche di misura classiche e strumenti di telerilevamento prossimale (laser scanner terreste e camera termica), per la ricostruzione tridimensionale delle strutture e la valutazione preliminare del loro stato di conservazione. I risultati illustrati nel lavoro sono relativi alla chiesa di San Nicola a Briatico, un edificio costruito in cemento armato nei primi decenni del Novecento. Essi dimostrano l’efficacia delle indagini a scansioni laser per la realizzazione di un modello 3D ad alta risoluzione della struttura in esame, nonché per la ricostruzione di dettaglio di alcuni elementi e la restituzione sia dei quadri fessurativi che dei danneggiamenti locali di alcuni elementi strutturali. Inoltre, i risultati sperimentali dimostrano i benefici derivanti dalle indagini termografiche, le quali hanno permesso di rilevare anomalie termiche legate a superfici di discontinuità negli strati degli intonaci e del calcestruzzo di copriferro, dovuti sia a fenomeni di carbonatazione che a presenza di cloruri.
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