Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/7186
Authors: Moretti, M.* 
Antonioli, A.* 
Braun, T.* 
Cattaneo, M.* 
Chiaraluce, L.* 
Fiaschi, A.* 
Govoni, A.* 
Lauciani, V.* 
Marcocci, C.* 
Margheriti, L.* 
Matassoni, L.* 
Mazza, S.* 
Mele, F.* 
Morelli, M.* 
Moschillo, R.* 
Piccinini, D.* 
Pignone, M.* 
Pintore, S.* 
Quintiliani, M.* 
Saccorotti, G.* 
Title: La sequenza sismica nel Montefeltro (Forlì - Cesena): l’intervento della rete sismica mobile
Journal: Rapporti Tecnici INGV 
Series/Report no.: 202/(2011)
Publisher: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Issue Date: 15-Sep-2011
Keywords: Seismic Monitoring
Emergency
Subject Classification04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring 
Abstract: Il 24 maggio 2011, alle 12.40 UTC, la Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un evento sismico di magnitudo (ML) 3.1 nel distretto sismico1 [Selvaggi et al., 1996] del Montefeltro (in provincia di Forlì-Cesena). Nelle successive due settimane sono stati localizzati dalla Sala di Sorveglianza Sismica della sede romana dell’INGV oltre 600 eventi di cui 13 di ML ≥ 3.0. Otto di questi eventi più energetici sono accaduti entro le prime 16 ore dalla prima scossa. L’evento di maggiore energia si è verificato la notte tra il 24 e il 25 maggio (ore 22.03 UTC del 24 maggio) con una magnitudo pari a ML 3.7 (Tabella 1). Considerando la peculiare evoluzione della sequenza nelle prime 24 ore dal primo evento, la prossimità dell'area epicentrale all’Alta Val Tiberina (AVT nel seguito) dove è attualmente in corso un esperimento sismico passivo [Progetto NOVAT2; Cattaneo et al., 2011; D’Alema et al., 2011] e l’apprensione che stava diffondendosi tra la popolazione, è stato ritenuto opportuno attivare le procedure di risposta ad una emergenza sismica e predisporre un intervento volto a migliorare la copertura strumentale dell'area. Il 25 maggio, in accordo con i colleghi INGV della Sezione di Pisa, dell’Osservatorio di Arezzo [Braun, 2006], della sede di Ancona e della Fondazione Prato Ricerche3, si è proceduto con l'istallazione di una rete sismica temporanea ad integrazione delle stazioni permanenti già presenti in zona. Nella giornata del 27 maggio, due delle stazioni temporanee sono state predisposte per la trasmissione in tempo reale alla Sala di Sorveglianza Sismica di Roma dei dati acquisiti, per migliorare la precisione delle localizzazioni prodotte. Nel contempo, sono stati curati dei comunicati informativi divulgati attraverso il sito web4 dell’Ente, parzialmente inclusi in questo lavoro, per dare una risposta alla popolazione interessata dalla sequenza e fortemente preoccupata dall’intensificarsi della sismicità. Il presente lavoro, la cui redazione è stata completata mentre la sequenza è ancora in corso, vuole essenzialmente descrivere le procedure che vengono attivate all’INGV in risposta ad una emergenza sismica e fornire uno strumento tecnico di supporto alla successiva elaborazione della base dati raccolta nel corso dell'esperimento. Viene quindi presentata una breve introduzione sulle conoscenze sismologiche dell’area interessata dalla sequenza, vengono descritti i comunicati emessi dall’INGV per informare i cittadini e viene descritto l’intervento della rete sismica temporanea, ovvero la tempistica dell'istallazione, la strumentazione utilizzata, e i siti occupati.
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