Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/5554
Authors: Falcucci, E. 
Title: EVOLUZIONE GEOMORFOLOGICA TARDO-QUATERNARIA DELLA MEDIA VALLE DELL’ATERNO – APPENNINO ABRUZZESE
Issue Date: 13-Sep-2009
Keywords: Evoluzione quaternaria
Media Valle dell'Aterno
Appennino Centrale
Subject Classification04. Solid Earth::04.04. Geology::04.04.03. Geomorphology 
Abstract: L’Appennino Abruzzese è caratterizzato dalla presenza di numerose depressioni intermontane originatesi per l’azione di faglie distensive che, a partire dal Pliocene, hanno interessato la catena appenninica, contemporaneamente al sollevamento della catena stessa (Doglioni, 1995; Centamore et al., 2003; Galadini et al., 2003). Dalla letteratura scientifica disponibile (e.g. Ciccacci et al., 1985; Centamore et al., 2003) si evince che tali bacini hanno subito una complessa evoluzione geomorfologica plio-quaternaria, testimoniata dalla presenza di paleopaesaggi e forme di erosione e di accumulo indicanti fasi alternate di erosione e sedimentazione. Alcuni di questi elementi morfologici testimoniano che tali depressioni, caratterizzate in origine da drenaggio endoreico, sono state interessate successivamente da cattura fluviale con generale tendenza all’approfondimento dei reticoli idrografici (Centamore et al., 2003). Alcuni Autori (i.e. Dramis, 1992) mettono in risalto come l’apertura e la chiusura dei bacini sia legata alla competizione tra l’attività delle faglie distensive, che bordano le conche, e l’erosione regressiva dei corsi d’acqua che le drenano. Date queste premesse sono stati effettuati degli studi geologico-geomorfologico-strutturali nel settore compreso fra il bacino di Sulmona e la conca Subequana. Tali ricerche hanno lo scopo di migliorare il quadro delle conoscenze relative all’evoluzione quaternaria della Media Valle del Fiume Aterno, che rappresenta uno dei principali sistemi idrografici che confluiscono nella depressione intermontana di Sulmona e che, appunto, congiunge tale bacino con quello Subequano. Nello specifico, le analisi condotte sono state mirate a ricostruire il quadro evolutivo sia tettonico sia morfo-stratigrafico della Conca Subequana che, a tutt’oggi, rappresenta una delle depressioni intermontane dell’Appennino centrale meno caratterizzate da un punto di vista dell’evoluzione quaternaria.
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