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http://hdl.handle.net/2122/5553
Authors: | Gori, S. | Title: | EVOLUZIONE TARDO-QUATERNARIA DEL VERSANTE OCCIDENTALE DEL MONTE MORRONE E DEL BACINO DI SULMONA (ITALIA CENRALE) | Issue Date: | 13-Sep-2009 | Keywords: | Evoluzione strutturale Monte Morrone Sulmona Appennino Centrale |
Subject Classification: | 04. Solid Earth::04.04. Geology::04.04.03. Geomorphology | Abstract: | Le ricerche in corso sono finalizzate alla caratterizzazione dell’evoluzione geologica-geomorfologica tardo-quaternaria dell’area del bacino di Sulmona, nonché all’evoluzione geomorfologica del versante occidentale del Monte Morrone, rilievo che borda ad est la depressione intermontana. Tali analisi sono altresì finalizzate alla determinazione di nuovi vincoli stratigrafici e cronologici utili per meglio caratterizzare l’attività tardo-pleistocenica-olocenica del sistema attivo di faglie normali (sistema di faglie normali del M. Morrone) che interessa tale versante montuoso (e.g. Miccadei el al., 1998; 2002). Le analisi morfo-stratigrafiche condotte nel bacino di Sulmona hanno permesso di individuare diversi cicli di depositi di conoide alluvionale che sono stati messi in relazione ad eventi di deposizione lacustre avvenuti dal Pleistocene Medio al tardo Olocene (Giaccio et al., 2009). Tali analisi hanno dunque permesso di definire dei vincoli cronologici accurati per la deposizione delle unità alluvionali. Lungo il versante occidentale del Monte Morrone sono state riconosciute in passato alcune morfologie – quali trincee, depressioni allungate, scarpate in contropendenza – indicanti l’occorrenza di movimenti gravitativi profondi (tipo sackung) (Ciccacci et al., 1999). Sono state condotte osservazioni geomorfologico-strutturali atte a mappare tutti gli elementi morfologici legati ai movimenti gravitativi profondi. Sono stati altresì realizzati 4 scavi geognostici all’interno di due trincee gravitative per cercare di ottenere elementi utili alla caratterizzazione dell’evoluzione recente di questi fenomeni gravitativi. Datazioni radiometriche effettuate su campioni di materiale organico prelevato dai paleosuoli e su frammenti di carbone contenuti nelle unità colluviali, indicano che i movimenti lungo le scarpate delle trincee è proseguito anche nel corso del tardo Olocene. |
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