Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/5245
Authors: Baldi, P.* 
Casula, G.* 
Cenni, N.* 
Loddo, F.* 
Pesci, A.* 
Bacchetti, M.* 
Title: LA SUBSIDENZA NELL’ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE DA MISURE GPS
Issue Date: 17-Nov-2009
Keywords: GNSS Permanent Network
Subject Classification04. Solid Earth::04.03. Geodesy::04.03.07. Satellite geodesy 
Abstract: La grande diffusione negli ultimi anni di reti di stazioni GPS permanenti istituite per scopi commerciali come il posizionamento in tempo reale, può rappresentare un’importante integrazione alla già esistente rete scientifica di monitoraggio della deformazione crostale. Le stazioni commerciali sono solitamente equipaggiate con ricevitori a doppia frequenza e antenne tipo choke ring. Una possibile differenza fra queste e le stazioni scientifiche consiste nell’approccio utilizzato per la scelta del sito e per la monumentazione. Per questo motivo prima di utilizzare le osservazioni acquisite dalle stazioni commerciali per analisi di tipo scientifico bisogna verificare se i protocolli di installazione e gestione di questi non introducano nuove sorgenti di rumore nei dati o aumentino quelle già esistenti. In questo studio, abbiamo confrontato le caratteristiche principali delle serie temporali di 112 stazioni commerciali situate nell’Italia Centro–Settentrionale con quelle di 81 stazioni scientifiche presenti nella medesima zona (Fig. 1). Le osservazioni delle 112 stazioni commerciali prese in esame sono fornite dalle seguenti agenzie pubbliche e private: ASSOGEO, LABTOPO, Rete Regione Veneto, SOGER, IREALP, Rete Arpa Piemonte e Regione Abruzzo; e i dati delle 81 stazioni scientifiche sono stati invece acquisiti dagli archivi informatici di 5 diverse istituzioni pubbliche: ASI, INGV – RING, EUREF, FREDNET e Rete Toscana. Le osservazioni di tutte le stazioni considerate in questo lavoro sono state analizzate mediante il software GAMIT/GLOBK versione 10.34 e successive utilizzando la procedura denominata distributed processing (Dong et alii, 1998), che consente di analizzare reti con un alto numero di stazioni suddividendole in diverse sottoreti distinte, compensando successivamente i risultati ottenuti in un’unica soluzi
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