Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/4754
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dc.contributor.authorallErcolani, E.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Bologna, Bologna, Italiaen
dc.contributor.authorallBernardini, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Bologna, Bologna, Italiaen
dc.contributor.authorallCaracciolo, C.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Bologna, Bologna, Italiaen
dc.contributor.authorallMolin, D.; Dipartimento della Protezione Civile, Romaen
dc.contributor.editorallSlejko, D.; Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentaleen
dc.contributor.editorallRiggio, A.; Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentaleen
dc.contributor.editorallSantulin, M.; Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentaleen
dc.date.accessioned2008-12-15T10:59:14Zen
dc.date.available2008-12-15T10:59:14Zen
dc.date.issued2008-10en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/4754en
dc.description.abstractL’occorrenza di un terremoto distruttivo ha numerose implicazioni, sia di tipo fisico (modifica del campo di stress tettonico) che di tipo storico culturale. Nella storia sismica italiana l’occorrenza di forti terremoti ha generato spesso un aumento dell’attenzione verso questo fenomeno, ed è direttamente correlabile con alcune iniziative che hanno costituito la stessa tradizione storico-sismologica italiana, quali - ad esempio - la redazioni di importanti compilazioni sismologiche, (Giannozzo Manetti e Marcello Bonito, rispettivamente dopo i terremoti del 1456 e del 1688), o la nascita del servizio geodinamico italiano (all’indomani del terremoto ligure del 1887). Tuttavia i terremoti distruttivi hanno anche un effetto di ‘oscuramento’ nella tradizione storica di eventi meno forti, prossimi nello spazio (ma non necessariamente) e soprattutto nel tempo. Diversi casi storici sono stati segnalati da lavori recenti (Camassi e Castelli, 2005), e molti altri sono probabilmente ancora da ‘scoprire’. Nel presente lavoro si illustra un caso di questo genere, che ha la particolarità di verificarsi in tempi molto recenti, immediatamente a ridosso del grande terremoto della Marsica del 1915. Il terremoto colpisce la Calabria Settentrionale, a nord-ovest di Cosenza, e pur non modificando in modo significativo il quadro di conoscenze sulla sismicità dell’area, relativamente ‘ricco’, rappresenta comunque un caso significativo e uno spunto di riflessione importante sul tema della completezza storica delle informazioni sismologiche.en
dc.language.isoItalianen
dc.relation.ispartof27° Convegno Nazionale del GNGTSen
dc.subject1915en
dc.subjectterremoti minorien
dc.titleTERREMOTI NELL’OMBRA: UN EVENTO CALABRESE NASCOSTO DAL GRANDE TERREMOTO DEL 1915en
dc.typeExtended abstracten
dc.description.statusPublisheden
dc.identifier.URLhttp://www2.ogs.trieste.it/gngts/en
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismologyen
dc.description.ConferenceLocationTrieste (Italy)en
dc.relation.referencesCamassi R. e Castelli V.; 2005: The shadow-zone of major Italian seismicity. Notes on the perception of lesser damaging earthquakes by 17th-18th c. journalistic sources. Journal of Earthquake Engineering, 9 (3), 333-348.en
dc.description.obiettivoSpecifico3.10. Sismologia storica e archeosismologiaen
dc.description.fulltextopenen
dc.contributor.authorErcolani, E.en
dc.contributor.authorBernardini, F.en
dc.contributor.authorCaracciolo, C.en
dc.contributor.authorMolin, D.en
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Bologna, Bologna, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Bologna, Bologna, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Bologna, Bologna, Italiaen
dc.contributor.departmentDipartimento della Protezione Civile, Romaen
dc.contributor.editorSlejko, D.en
dc.contributor.editorRiggio, A.en
dc.contributor.editorSantulin, M.en
dc.contributor.editordepartmentIstituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentaleen
dc.contributor.editordepartmentIstituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentaleen
dc.contributor.editordepartmentIstituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentaleen
item.openairetypeExtended abstract-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextopen-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Bologna, Bologna, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Bologna, Bologna, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Bologna, Bologna, Italia-
crisitem.author.deptDipartimento Protezione civile-
crisitem.author.orcid0000-0001-9716-6047-
crisitem.author.orcid0000-0002-8486-4521-
crisitem.author.orcid0000-0001-9835-7208-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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