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Misura ed Analisi delle maree terrestri: la stazione gravimetrica del Brasimone
Language
Italian
Obiettivo Specifico
1.8. Osservazioni di geofisica ambientale
Status
Published
JCR Journal
N/A or not JCR
Peer review journal
Yes
Title of the book
Issue/vol(year)
591
Publisher
INGV
Pages (printed)
1-20
Issued date
October 1997
Abstract
La realizzazione di sensori gravimetrici tipo massa-molla (es. il microgravimetro Lacoste-Romberg Modello D) ha consentito negli ultimi decenni di misurare la variazione dell'accelerazione di gravità delta g con precisione dell'ordine di 10**-9 - 10**-10 g.
Tali misure, effettuate con l'ausilio di apparati di conversione analogico-digitale e registrazione su supporti magnetici, forniscono una stima delle varazioni temporali di g dovute a fenomeni geofisici come la marea o le variazioni legate alla pressione atmosferica.
A partire dagli anni ottanta è nata una nuova generazione di gravimetri, i superconduttori, estremamente più affidabili e precisi dei sensori massa-molla, in quanto progettati specificamente per costituire stazioni di marea. In tali strumenti la forza di richiamo elastica della molla viene sostituita dalla forza di campo magnetico generata da due bobine superconduttrici termostatizzate alla temperatura dell'elio liquido. Tale meccanismo consente di eliminare i problemi tipici dei gravimetri meccanici come la deriva dovuta all'isteresi elastica della molla, le disomogeneità di rotazione della vite senza fine, eccetera.
Per effetto di queste loro caratteristiche strutturali i gravimetri superconduttori consentono di registrare le variazioni di g con precisioni superiori di circa due ordini di grandezza rispetto a quelle dei gravimetri meccanici, e si ipotizza che siano sensibili ad altri fenomeni geodinamici come ad esempio la variazione del livello medio dei mari, l'effetto gravitazionale del moto del polo o alle oscillazioni libere della terra dovute ai terremoti.
In questo lavoro vengono presentate alcune problematiche inerenti alla gestione di una stazione gravimetrica (Brasimone), fornita di gravimetro superconduttore, insieme con alcuni risultati preliminari dell'analisi dei dati registrati.
Tali misure, effettuate con l'ausilio di apparati di conversione analogico-digitale e registrazione su supporti magnetici, forniscono una stima delle varazioni temporali di g dovute a fenomeni geofisici come la marea o le variazioni legate alla pressione atmosferica.
A partire dagli anni ottanta è nata una nuova generazione di gravimetri, i superconduttori, estremamente più affidabili e precisi dei sensori massa-molla, in quanto progettati specificamente per costituire stazioni di marea. In tali strumenti la forza di richiamo elastica della molla viene sostituita dalla forza di campo magnetico generata da due bobine superconduttrici termostatizzate alla temperatura dell'elio liquido. Tale meccanismo consente di eliminare i problemi tipici dei gravimetri meccanici come la deriva dovuta all'isteresi elastica della molla, le disomogeneità di rotazione della vite senza fine, eccetera.
Per effetto di queste loro caratteristiche strutturali i gravimetri superconduttori consentono di registrare le variazioni di g con precisioni superiori di circa due ordini di grandezza rispetto a quelle dei gravimetri meccanici, e si ipotizza che siano sensibili ad altri fenomeni geodinamici come ad esempio la variazione del livello medio dei mari, l'effetto gravitazionale del moto del polo o alle oscillazioni libere della terra dovute ai terremoti.
In questo lavoro vengono presentate alcune problematiche inerenti alla gestione di una stazione gravimetrica (Brasimone), fornita di gravimetro superconduttore, insieme con alcuni risultati preliminari dell'analisi dei dati registrati.
Type
article
File(s)
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Name
Quaderno_591.pdf
Description
article
Size
1.34 MB
Format
Adobe PDF
Checksum (MD5)
79eb86a2754774367689a958f55d21ad