Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/4223
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dc.contributor.authorallSciacca, U.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italiaen
dc.date.accessioned2008-11-24T11:36:35Zen
dc.date.available2008-11-24T11:36:35Zen
dc.date.issued2007en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/4223en
dc.description.abstractLa presente è una breve nota scritta allo scopo di richiamare i concetti principali relativi a due parametri caratterizzanti i ricevitori o, più in generale, sistemi che trattano segnali in transito: la cifra di rumore e il punto di intercetta del terz'ordine, con indicazioni sul modo di misurare il primo in laboratorio. Non vengono approfondite le varie cause del rumore (es. termico, "shot", ecc.) e la sua distribuzione spettrale (bianco, rosa). Le considerazioni che seguono si applicano a qualunque dispositivo e in linea di principio a qualunque tipo di rumore, sebbene di solito trovino naturale applicazione per il rumore termico "bianco", vale a dire costante in potenza a tutte le frequenze. Un discorso a parte invece andrebbe fatto per tutte quelle sorgenti di disturbo che sono concentrate in banda. Tali disturbi sono causati da interferenze o diafonie dovute a sorgenti fisiche che emettono energia non voluta. Può succedere che altri disturbi siano originati all'interno del dispositivo per effetti indesiderati (es. interferenze immagine, spurie per effetti non lineari). Tali disturbi non rientrano propriamente nella definizione di rumore, perché sono concentrate a particolari frequenze, mentre per rumore si intende qualcosa che occupa una banda estesa. Inoltre, da un punto di vista statistico, il rumore è incoerente, mentre le interferenze e le spurie sono segnali certi, perciò la valutazione del loro effetto va fatta con metodi diversi, che non sono trattati in questa sede. Il punto di intercetta del terz'ordine è usato per caratterizzare la linearità del ricevitore; anche per esso valgono alcune regole per il calcolo del parametro in caso di reti in cascata, difficilmente reperibili in letteratura.en
dc.description.sponsorshipIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologiaen
dc.language.isoItalianen
dc.relation.ispartofseries41en
dc.subjectretien
dc.subjectcascataen
dc.subjectrumoreen
dc.subjectnon-linearitàen
dc.titleAlcune considerazioni su rumore e non linearità nelle reti connesse in cascataen
dc.typereporten
dc.description.statusPublisheden
dc.type.QualityControlPeer-revieweden
dc.identifier.URLhttp://www.ingv.it/produzione-scientifica/rapporti-tecnici-ingv/archivio/resolveUid/07f492a68e1aaa8898ae5c60a2e73ef8en
dc.subject.INGV05. General::05.04. Instrumentation and techniques of general interest::05.04.99. General or miscellaneousen
dc.description.fulltextopenen
dc.contributor.authorSciacca, U.en
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italiaen
item.openairetypereport-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextopen-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_93fc-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma2, Roma, Italia-
crisitem.author.orcid0000-0002-8137-3102-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent05. General-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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