Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/14660
Authors: Luino, Fabio* 
Gizzi, Fabrizio Terenzio* 
Palmieri, Walter* 
Porfido, Sabina* 
Turconi, Laura* 
Title: La memoria storica quale valido strumento per una corretta pianificazione territoriale
Other Titles: Atti del Seminario Nazionale Analisi e attività di mitigazione dei processi geo-idrologici in Italia - Seminario Nazionale Analisi e attività di mitigazione dei processi geo-idrologici in Italia ( Roma -29/11/2019)
Journal: Geologia dell'Ambiente 
Series/Report no.: Supp 1/(2020)
Publisher: SIGEA Società Italiana di Geologia ambientale
Issue Date: 2020
URL: https://www.sigeaweb.it/2012-07-23-20-10-41/supplementi-a-gda.html
Keywords: ricerca storica
documenti antichi
pianificazione territoriale
mitigazione del rischio
Italia
Abstract: L'articolo affronta il tema dell'utilizzo dei dati storici finalizzato ad una corretta pianificazione territoriale e quindi ad una mitigazione del rischio geologico-geomorfologico. In Italia molti centri abitati, più volte coinvolti in passato da processi endogeni ed esogeni, hanno continuato ad ampliarsi spesso nelle medesime aree nelle quali vi erano state vittime e gravi danni, senza tenere nella dovuta considerazione gli insegnamenti pregressi. Ciò è avvenuto soprattutto a causa della perdita di memoria storica, che ha favorito a sua volta la mancanza per decenni di una adeguata pianificazione territoriale, la carenza di vincoli, l'emanazione di dissennati condoni edilizi. Tali motivi hanno consentito ampliamenti urbanistici che sovente hanno provocato un'inevitabile proliferazione del rischio. La presente nota illustra cinque casi di abitati nella penisola interessati da problematiche diverse per i quali una oculata presa di coscienza del pericolo avrebbe fatto sì che non si trasformasse in rischio per la pubblica incolumità. L'articolo vuole sottolineare in maniera forte come sarebbe necessario che venissero destinate sufficienti risorse affinché le Soprintendenze Archivistiche possano salvaguardare e valorizzare il grande patrimonio di dati storici che l'Italia ha la fortuna di possedere. Tali risorse dovrebbero consentire anche l'affidamento gestionale a tecnici qualificati che possano organizzare i fondi documentali nella maniera adeguata. Ciò si potrebbe anche tradurre in data-base funzionali facilmente interrogabili da tutti per lavoro, ricerca o pura curiosità.
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