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http://hdl.handle.net/2122/12278
Authors: | Cerase, Andrea | Title: | Molte allerte, nessuna allerta? | Journal: | Ecoscienza | Series/Report no.: | 4/ (2018) | Publisher: | Rivista di Arpae Agenzia regionale prevenzione, ambiente ed energia dell’Emilia-Romagna | Issue Date: | 18-Nov-2018 | Keywords: | Early Warning System Sistemi dìallertamento Civil Protection Protezione Civile Comunicazione d'emergenza Emergency communication |
Subject Classification: | Allerta, early warning, communication cry wolf | Abstract: | L’efficacia dei sistemi d’allerta rapida (Early Warning System, Ews) non dipende soltanto dalle tecnologie ma anche dal coinvolgimento delle popolazioni esposte, dal loro livello di conoscenza del rischio e del funzionamento del sistema e dalle loro capacità di risposta al messaggio d’allerta. Negli ultimi decenni sono stati compiuti enormi miglioramenti per integrare i metodi di previsione e le tecnologie per il monitoraggio e per la rilevazione rapida degli eventi insieme ai fattori organizzativi, tecnologici e sociali, miglioramenti che hanno riguardato in particolare i processi di comunicazione, consentendo il coordinamento e la gestione dell’intero processo di allertamento (Sorensen, 2000). Il processo di allertamento non avviene nel vuoto sociale: l’efficacia dei messaggi d’allerta dipende anzitutto dalla qualità delle azioni di comunicazione realizzate in precedenza per informare i cittadini sull’entità del rischio, sui fenomeni che precedono l’evento, sul significato dei messaggi d’allerta e sulle azioni che concretamente ne devono conseguire. Decenni di ricerca hanno dimostrato in modo definitivo che i messaggi d’allerta sono maggiormente accettati se provengono da una fonte riconosciuta come legittima, se sono coerenti tra loro e se indicano con chiarezza quanto la minaccia sia imminente (Quarantelli, Boin e Lagadec, 2018). L’Unisdr, l’agenzia delle Nazioni Unite deputata alla mitigazione dell’impatto dei disastri, segnalando la necessità e l’importanza di coinvolgere i cittadini nel design dei sistemi d’allerta rapida, suggerisce che l’efficacia di questi ultimi dipenda dall’integrazione di quattro elementi chiave: - la conoscenza del rischio - i servizi di monitoraggio e allerta - le attività di disseminazione e comunicazione - la capacità di risposta da parte delle popolazioni esposte (Unisdr, 2006). |
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