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http://hdl.handle.net/2122/11072
Authors: | Castelli, Viviana | Title: | Ricordarsi del terremoto. Tracce senesi di una “memoria sismica collettiva” | Journal: | Bullettino Senese di Storia Patria | Series/Report no.: | /116 (2009) | Publisher: | Accademia Senese degli Intronati | Issue Date: | 31-Dec-2009 | URL: | https://www.academia.edu/22126443/Ricordarsi_del_terremoto._Tracce_senesi_di_una_memoria_sismica_collettiva | Keywords: | Siena Sismicità Memoria collettiva Strategie spirituali per la riduzione del rischio sismico Terremoti e comunità |
Subject Classification: | 05. General::05.08. Risk::05.08.99. General or miscellaneous | Abstract: | Si presentano alcuni risultati di un'analisi svolta a partire dal 2003, nell’ambito del progetto didattico Edurisk, e finalizzata al censimento delle comunità italiane che praticano riti sismici collettivi. Con questa espressione si indica una varietà di manifestazioni (cerimonie religiose e civico-religiose, alterazioni del calendario, comportamenti rituali ), messe in pratica con cadenza regolare (di solito annuale), da tutta una comunità, o da una significativa maggioranza dei suoi membri, per perpetuare il ricordo di un terremoto (un ricordo cui – evidentemente - la comunità attribuisce un valore positivo quanto basta da farne passare in secondo piano gli aspetti deteriori). La prima fase del censimento si è conclusa nel 2006 con l’individuazione di circa centoventi comunità italiane, ognuna delle quali conserva la memoria di almeno un terremoto mediante riti collettivi celebrati correntemente. In questo articolo si analizza il caso di Siena, che è entrata nel censimento con ben quattro rituali sismici, il più antico dei quali ideato nel 1699, il più recente (e unico sopravvissuto) nel 1846. Né sono queste soltanto le tracce memoriali lasciate a Siena dai numerosi terremoti che l’hanno coinvolta nel corso dei secoli. Tracce materiali e culturali, epigrafi e immagini, riti e culti (in particolare il culto di s. Emidio protettore dai terremoti), in parte dimenticati, in parte ancora visibili ma non più o quasi riconosciuti per quello che effettivamente sono dai senesi contemporanei. |
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