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http://hdl.handle.net/2122/10454
Authors: | Moretti, M* Margheriti, L* Basili, A* Baccheschi, P* Villani, F* Cecere, G* D'Ambrosio, C* Di Stefano, R* Falco, L* Memmolo, A* De Luca, G* Migliari, F* Minichiello, F* Scognamiglio, L* |
Title: | Il terremoto a Campobasso del 16 gennaio 2016. L’evento di MW 4.3 e la sequenza sismica associata | Other Titles: | The 2016 Campobasso MW 4.3 seismic sequence | Journal: | Quaderni di Geofisica | Series/Report no.: | 140/(2017) | Issue Date: | 2-Feb-2017 | URL: | http://www.ingv.it/editoria/quaderni/2017/quaderno140/ | Keywords: | Emergency structure Seismic monitoring Seismological data |
Subject Classification: | 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.01. Earthquake faults: properties and evolution 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques |
Abstract: | Alle 18.55 UTC del 16 gennaio 2016 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale1 (RSN, http://doi.org/10.13127/SD/X0FXNH7QFY) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) un terremoto di magnitudo locale (M ) 4.1 (magnitudo momento M 4.3) ben risentito in gran parte delle province di Campobasso e di Isernia e in alcune zone delle province limitrofe di Caserta, Benevento e Foggia. L’evento, localizzato a circa 6 km di distanza dal capoluogo molisano e ad una profondità prossima ai 10 km, è stato preceduto durante la giornata da una decina di eventi, il più significativo dei quali è stato di ML 2.9. La sequenza sismica sviluppatasi nei giorni successivi si colloca in un’area caratterizzata da una pericolosità sismica molto elevata e a circa 20 km a nord-est dalla sequenza sismica iniziata il 29 dicembre 2013 con un evento di ML 4.9 (MW 5.0 [De Gori et al., 2014]). Considerate le criticità che il sistema di sorveglianza sismica attivo H24/7 presso la sede INGV di Roma ha iniziato a patire nei giorni successivi a causa di cattive condizioni meteo, è stata predisposta in collaborazione con l’Agenzia della Protezione Civile della Regione Molise l’installazione di una stazione sismica temporanea a sei canali. L’installazione si è svolta nell’ambito del Coordinamento delle reti sismiche mobili INGV (Sismiko [Margheriti et al., 2014; Moretti et al., 2016]) ed è stata sufficiente per garantire la continuità del servizio di sorveglianza sismica, come richiesto nella Convenzione vigente2 tra l’INGV e il Dipartimento della Protezione Civile (DPC). La sequenza è stata analizzata con diverse tecniche di localizzazione, i cui risultati sono stati messi a confronto nel corrente lavoro. |
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