La memoria storica quale valido strumento per una corretta pianificazione territoriale
Other Titles
Atti del Seminario Nazionale Analisi e attività di mitigazione dei processi geo-idrologici in Italia - Seminario Nazionale Analisi e attività di mitigazione dei processi geo-idrologici in Italia ( Roma -29/11/2019)
Language
Italian
Obiettivo Specifico
6T. Studi di pericolosità sismica e da maremoto
Status
Published
JCR Journal
N/A or not JCR
Peer review journal
Yes
Journal
Issue/vol(year)
Supp 1/(2020)
Publisher
SIGEA Società Italiana di Geologia ambientale
Pages (printed)
33-44
Date Issued
2020
Alternative Location
Abstract
L'articolo affronta il tema dell'utilizzo dei dati storici
finalizzato ad una corretta pianificazione territoriale e quindi ad una
mitigazione del rischio geologico-geomorfologico. In Italia molti centri
abitati, più volte coinvolti in passato da processi endogeni ed esogeni,
hanno continuato ad ampliarsi spesso nelle medesime aree nelle quali vi
erano state vittime e gravi danni, senza tenere nella dovuta
considerazione gli insegnamenti pregressi. Ciò è avvenuto soprattutto a
causa della perdita di memoria storica, che ha favorito a sua volta la
mancanza per decenni di una adeguata pianificazione territoriale, la
carenza di vincoli, l'emanazione di dissennati condoni edilizi. Tali
motivi hanno consentito ampliamenti urbanistici che sovente hanno
provocato un'inevitabile proliferazione del rischio. La presente nota
illustra cinque casi di abitati nella penisola interessati da
problematiche diverse per i quali una oculata presa di coscienza del
pericolo avrebbe fatto sì che non si trasformasse in rischio per la
pubblica incolumità. L'articolo vuole sottolineare in maniera forte come
sarebbe necessario che venissero destinate sufficienti risorse affinché
le Soprintendenze Archivistiche possano salvaguardare e valorizzare il
grande patrimonio di dati storici che l'Italia ha la fortuna di
possedere. Tali risorse dovrebbero consentire anche l'affidamento
gestionale a tecnici qualificati che possano organizzare i fondi
documentali nella maniera adeguata. Ciò si potrebbe anche tradurre in
data-base funzionali facilmente interrogabili da tutti per lavoro,
ricerca o pura curiosità.
finalizzato ad una corretta pianificazione territoriale e quindi ad una
mitigazione del rischio geologico-geomorfologico. In Italia molti centri
abitati, più volte coinvolti in passato da processi endogeni ed esogeni,
hanno continuato ad ampliarsi spesso nelle medesime aree nelle quali vi
erano state vittime e gravi danni, senza tenere nella dovuta
considerazione gli insegnamenti pregressi. Ciò è avvenuto soprattutto a
causa della perdita di memoria storica, che ha favorito a sua volta la
mancanza per decenni di una adeguata pianificazione territoriale, la
carenza di vincoli, l'emanazione di dissennati condoni edilizi. Tali
motivi hanno consentito ampliamenti urbanistici che sovente hanno
provocato un'inevitabile proliferazione del rischio. La presente nota
illustra cinque casi di abitati nella penisola interessati da
problematiche diverse per i quali una oculata presa di coscienza del
pericolo avrebbe fatto sì che non si trasformasse in rischio per la
pubblica incolumità. L'articolo vuole sottolineare in maniera forte come
sarebbe necessario che venissero destinate sufficienti risorse affinché
le Soprintendenze Archivistiche possano salvaguardare e valorizzare il
grande patrimonio di dati storici che l'Italia ha la fortuna di
possedere. Tali risorse dovrebbero consentire anche l'affidamento
gestionale a tecnici qualificati che possano organizzare i fondi
documentali nella maniera adeguata. Ciò si potrebbe anche tradurre in
data-base funzionali facilmente interrogabili da tutti per lavoro,
ricerca o pura curiosità.
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