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L’esercitazione nazionale di protezione civile sul rischio sismico “Nord-Est 2013” (13-15 settembre 2013) e la partecipazione dell’INGV. Report finale
Author(s)
Language
Italian
Obiettivo Specifico
1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
Status
Published
JCR Journal
N/A or not JCR
Peer review journal
Yes
Title of the book
Issue/vol(year)
264/(2013)
Electronic ISSN
2039-7941
Pages (printed)
1-88
Issued date
November 26, 2013
Alternative Location
Abstract
Nell’ambito delle commemorazioni per i 50 anni dalla frana del Vajont, il Dipartimento della
Protezione Civile (DPC), la Regione Veneto e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con il
coinvolgimento delle Province Autonome di Trento e Bolzano, hanno organizzato un’esercitazione sul
rischio sismico denominata “Nord-Est 2013” svoltasi dal 13 al 15 settembre 2013. Obiettivo primario
dell’iniziativa era verificare la capacità di risposta in situazioni di emergenza di tutte le componenti e le
strutture operative della Protezione Civile, a livello centrale e periferico, e della rete di collaborazioni ad essa
collegate.
L’esercitazione prevedeva la simulazione di un terremoto di magnitudo Richter (ML) 5.8 alle ore 7.30
locali con epicentro nel Comune di Tambre, in Provincia di Belluno, i cui effetti, in termini di popolazione
coinvolta in crolli, avrebbero interessato anche le Province di Treviso e Pordenone. Come terremoto di
riferimento per l’iniziativa, è stato scelto l’evento sismico di Bosco Cansiglio avvenuto il 18 ottobre 1936
alle 3:10 UTC (MW 5.8) (Figura 1 [Barbano et al., 1986]).
L’emergenza simulata era, ai fini dell’attività di protezione civile1, di tipo C ovvero di rilievo
nazionale (il tipo A si riferisce alle emergenze locali, gestibili su scala comunale; quelle di tipo B alle
emergenze che richiedono una risposta e risorse su scala provinciale o regionale).
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha partecipato attivamente all’esercitazione
“Nord-Est 2013” nella giornata di sabato 14 settembre (dalle 7.30 alle 17.30, ora locale), attivando le
procedure che sono disposte in caso di evento sismico come previsto dall’Allegato A2 dell’Accordo Quadro
2012-2021 della Convenzione esistente fra l’INGV e il Dipartimento della Protezione Civile (DPC).
Nel presente report sono descritte brevemente le azioni approntate dall’INGV sia nella fase di
pianificazione che durante l’esercitazione stessa; sebbene il risultato conseguito si possa ritenere più che
positivo, in questo lavoro si vogliono mettere in evidenza alcune criticità osservate per le quali sarà
opportuno trovare delle soluzioni da adottare nella prossima emergenza.
Protezione Civile (DPC), la Regione Veneto e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con il
coinvolgimento delle Province Autonome di Trento e Bolzano, hanno organizzato un’esercitazione sul
rischio sismico denominata “Nord-Est 2013” svoltasi dal 13 al 15 settembre 2013. Obiettivo primario
dell’iniziativa era verificare la capacità di risposta in situazioni di emergenza di tutte le componenti e le
strutture operative della Protezione Civile, a livello centrale e periferico, e della rete di collaborazioni ad essa
collegate.
L’esercitazione prevedeva la simulazione di un terremoto di magnitudo Richter (ML) 5.8 alle ore 7.30
locali con epicentro nel Comune di Tambre, in Provincia di Belluno, i cui effetti, in termini di popolazione
coinvolta in crolli, avrebbero interessato anche le Province di Treviso e Pordenone. Come terremoto di
riferimento per l’iniziativa, è stato scelto l’evento sismico di Bosco Cansiglio avvenuto il 18 ottobre 1936
alle 3:10 UTC (MW 5.8) (Figura 1 [Barbano et al., 1986]).
L’emergenza simulata era, ai fini dell’attività di protezione civile1, di tipo C ovvero di rilievo
nazionale (il tipo A si riferisce alle emergenze locali, gestibili su scala comunale; quelle di tipo B alle
emergenze che richiedono una risposta e risorse su scala provinciale o regionale).
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha partecipato attivamente all’esercitazione
“Nord-Est 2013” nella giornata di sabato 14 settembre (dalle 7.30 alle 17.30, ora locale), attivando le
procedure che sono disposte in caso di evento sismico come previsto dall’Allegato A2 dell’Accordo Quadro
2012-2021 della Convenzione esistente fra l’INGV e il Dipartimento della Protezione Civile (DPC).
Nel presente report sono descritte brevemente le azioni approntate dall’INGV sia nella fase di
pianificazione che durante l’esercitazione stessa; sebbene il risultato conseguito si possa ritenere più che
positivo, in questo lavoro si vogliono mettere in evidenza alcune criticità osservate per le quali sarà
opportuno trovare delle soluzioni da adottare nella prossima emergenza.
References
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doi:10.4401/ag-6159.
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