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Studio preliminare di due sequenze di microterremoti accadute nel 2011 e nel 2012 nell'area dei Monti Iblei Orientali (Sicilia sudorientale - Italia)
Author(s)
Type
Extended abstract
Language
Italian
Obiettivo Specifico
2T. Tettonica attiva
Status
Published
Conference Name
Issued date
December 2014
Conference Location
Bologna, Italy
Keywords
Abstract
Nell’ottobre 2011 e nel giugno 2012 due sequenze sismiche hanno interessato
l’area a sud di Canicattini Bagni, sulle propaggini orientali dei Monti Iblei, in Sicilia sudorientale.
Le due sequenze, costituite ognuna da più di un centinaio di scosse, sebbene di modesta energia,
sono state avvertite con ansia dalla popolazione provocando anche lievi danni nelle località
prossime all’area epicentrale. Al fine di monitorare con maggior dettaglio l’evoluzione della
sequenza in corso, la rete sismica permanente gestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia - Osservatorio Etneo - Sezione di Catania (INGV-OE) è stata implementata, subito
dopo l’inizio della sequenza di ottobre 2011, da due stazioni mobili digitali in registrazione
locale. Successivamente, dopo la ripresa dell’attività sismica nel mese di giugno 2012, le due
stazioni mobili digitali sono state reinstallate negli stessi siti utilizzati precedentemente per
ulteriori circa quaranta giorni. Le due stazioni mobili, durante il loro periodo di funzionamento,
hanno permesso di rilevare un elevato numero di microterremoti.
In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari relativi alle due sequenze sismiche
allo scopo di definire con estremo dettaglio la struttura sismogenetica attivatasi. È attualmente
in corso l’integrazione del dataset acquisito dall’INGV-OE nell’ambito delle attività di
monitoraggio, con i dati acquisiti dalle due stazioni mobili installate. La peculiarità delle due
sequenze consiste nel fatto che esse: i) rappresentano il maggior rilascio energetico, avvenuto
nel corso degli ultimi dieci anni, nell’area iblea; ii) testimoniano la presenza di una sorgente
sismogenetica superficiale ben distinta dal pattern sismico tipico dell’Altopiano Ibleo.
l’area a sud di Canicattini Bagni, sulle propaggini orientali dei Monti Iblei, in Sicilia sudorientale.
Le due sequenze, costituite ognuna da più di un centinaio di scosse, sebbene di modesta energia,
sono state avvertite con ansia dalla popolazione provocando anche lievi danni nelle località
prossime all’area epicentrale. Al fine di monitorare con maggior dettaglio l’evoluzione della
sequenza in corso, la rete sismica permanente gestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia - Osservatorio Etneo - Sezione di Catania (INGV-OE) è stata implementata, subito
dopo l’inizio della sequenza di ottobre 2011, da due stazioni mobili digitali in registrazione
locale. Successivamente, dopo la ripresa dell’attività sismica nel mese di giugno 2012, le due
stazioni mobili digitali sono state reinstallate negli stessi siti utilizzati precedentemente per
ulteriori circa quaranta giorni. Le due stazioni mobili, durante il loro periodo di funzionamento,
hanno permesso di rilevare un elevato numero di microterremoti.
In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari relativi alle due sequenze sismiche
allo scopo di definire con estremo dettaglio la struttura sismogenetica attivatasi. È attualmente
in corso l’integrazione del dataset acquisito dall’INGV-OE nell’ambito delle attività di
monitoraggio, con i dati acquisiti dalle due stazioni mobili installate. La peculiarità delle due
sequenze consiste nel fatto che esse: i) rappresentano il maggior rilascio energetico, avvenuto
nel corso degli ultimi dieci anni, nell’area iblea; ii) testimoniano la presenza di una sorgente
sismogenetica superficiale ben distinta dal pattern sismico tipico dell’Altopiano Ibleo.
File(s)
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Name
Damico et al 2014 - GNGTS.pdf
Size
2.24 MB
Format
Adobe PDF
Checksum (MD5)
f98c95c8765abb5ed713e0455bc54d06