Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/7661
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dc.contributor.authorallCrescimbene, Massimo; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione AC, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallLa Longa, Federica; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione AC, Roma, Italiaen
dc.date.accessioned2012-01-30T15:36:58Zen
dc.date.available2012-01-30T15:36:58Zen
dc.date.issued2011-11-30en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/7661en
dc.description.abstractIl presente e il futuro di una società si disegnano assumendosi un rischio educativo. Da questa forte affermazione si comprende che un progetto di educazione al rischio deve confrontarsi con il cambiamento. E che questo cambiamento, individuale e collettivo, per essere osservabile dovrà esplicitarsi in azioni di prevenzione al rischio. Perseguire l’obiettivo del cambiamento vuol dire tenere in debito conto il fattore umano. Per questi motivi - in 10 anni di attività - il progetto Edurisk ha sempre considerato la componente umana fondamentale all’interno dei percorsi formativi proposti ad insegnanti, alunni, cittadini. Inizialmente il progetto Edurisk è stato ideato pensando che dei percorsi educativi rivolti al mondo della scuola potessero produrre dei cambiamenti nello stile di vita e favorire delle azioni concrete per la riduzione del rischio (scelte edilizie, conoscenza dei piani comunali di protezione civile, informazioni sulla vulnerabilità degli edifici scolastici, ecc.). Si pensava fondamentalmente che il progetto portasse con sé il cambiamento. Le esperienze maturate in questi ultimi 10 anni ed in particolare quella del terremoto de L’Aquila ci hanno sempre più spinto alla considerazione che i passaggi tra conoscenza, consapevolezza e azione non avvengano quasi mai in modo automatico ma abbiano bisogno di essere accompagnati, a volte fortemente spinti, nella direzione del fare.en
dc.language.isoItalianen
dc.relation.ispartofEDURISK 2002-2011en
dc.subjectEmozioni, Educazione al Rischio, Memoria,en
dc.subjectPercezione del rischioen
dc.titleEmozioni, sentimenti, percezione del mondoen
dc.typeConference paperen
dc.description.statusSubmitteden
dc.subject.INGV05. General::05.03. Educational, History of Science, Public Issues::05.03.99. General or miscellaneousen
dc.description.ConferenceLocationRomaen
dc.relation.references1) Agassi Elena, Fortunati Vita, Memoria e Saperi, Meltemi Editore, 2007. 2)Zacchi M:C. Mind Quakes – Visualizzare la percezione del rischio sismico per la prevenzione - Tesi di Laurea Facoltà del Design, Politecnico di Milano, 2009).en
dc.description.obiettivoSpecifico5.9. Formazione e informazioneen
dc.description.fulltextopenen
dc.contributor.authorCrescimbene, Massimoen
dc.contributor.authorLa Longa, Federicaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione AC, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione AC, Roma, Italiaen
item.openairetypeConference paper-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextopen-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma1, Roma, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma1, Roma, Italia-
crisitem.author.orcid0000-0002-3935-0070-
crisitem.author.orcid0000-0001-8493-8781-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent05. General-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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