Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/6757
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dc.contributor.authorallOrsi, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italiaen
dc.contributor.authorallCivetta, L.; Dipartimento di Scienze Fisiche, Università di Napoli Federico IIen
dc.contributor.authorallD'Antonio, M.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico IIen
dc.contributor.editorallCalcaterra, D.; Dipartimento di Ingegneria idraulica,geotecnica ed ambientale Università di Napoli Federico IIen
dc.contributor.editorallMorra, V.; Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico IIen
dc.date.accessioned2011-01-19T07:09:11Zen
dc.date.available2011-01-19T07:09:11Zen
dc.date.issued2010en
dc.identifier.isbn978-88-6026-118-2en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/6757en
dc.description.abstractLa caldera dei Campi Flegrei è una struttura attiva, complessa e risorgente, ad elevata pericolosità vulcanica, anche per il carattere esplosivo del suo vulcanismo. Data la sua ubicazione nell’area napoletana, densamente urbanizzata, anche il rischio vulcanico è molto elevato. In questo articolo, sintetizzando i risultati di studi recenti, vengono presentate sia la storia vulcanica e deformativa della caldera, incluso il suo sistema magmatico di alimentazione, che una valutazione della sua pericolosità a lungo termine. In caso di ripresa dell’attività in tempi brevi o medi, le aree tra le piane di Agnano e San Vito, e tra Monte Nuovo e Averno, sono quelle a maggiore probabilità di apertura di un nuovo centro eruttivo; tra le due, l’area Agnano-San Vito è quella a probabilità più elevata. Una futura eruzione di tipo esplosivo, indipendentemente dalla sua dimensione, ha un’elevata probabilità di accadimento (89%), mentre un’eruzione di tipo effusivo è meno probabile (11%). Tra tutti gli eventi possibili, quello più probabile (60%) è un’eruzione esplosiva di piccola dimensione, simile a quella che nel 1538 ha prodotto il cono di Monte Nuovo. Una tale eruzione potrebbe estrudere fino a 0.1 km3 di magma, depositando i suoi prodotti su un’area ampia fino a 500 km2. Un’eruzione esplosiva di media dimensione, che ha il 25% di probabilità di accadimento, potrebbe emettere fino a 0.3 km3 di magma e depositare i suoi prodotti su un’area ampia fino a 1.000 km2.en
dc.language.isoItalianen
dc.publisher.nameLuciano Editore - Napolien
dc.relation.ispartofMontagne di fuoco: rischi e risorse in aree vulcaniche Vesuvio ed Etnaen
dc.subjectpericolosità vulcanicaen
dc.subjectCampi Flegreien
dc.titleLa pericolosità vulcanica a lungo termine della Caldera dei Campi Flegreien
dc.typebook chapteren
dc.description.statusPublisheden
dc.type.QualityControlPeer-revieweden
dc.description.pagenumber61-85en
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.04. Geology::04.04.99. General or miscellaneousen
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.08. Volcanology::04.08.99. General or miscellaneousen
dc.description.obiettivoSpecifico3.5. Geologia e storia dei vulcani ed evoluzione dei magmien
dc.description.obiettivoSpecifico4.3. TTC - Scenari di pericolosità vulcanicaen
dc.description.fulltextreserveden
dc.contributor.authorOrsi, G.en
dc.contributor.authorCivetta, L.en
dc.contributor.authorD'Antonio, M.en
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione OV, Napoli, Italiaen
dc.contributor.departmentDipartimento di Scienze Fisiche, Università di Napoli Federico IIen
dc.contributor.departmentDipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico IIen
dc.contributor.editorCalcaterra, D.en
dc.contributor.editorMorra, V.en
dc.contributor.editordepartmentDipartimento di Ingegneria idraulica,geotecnica ed ambientale Università di Napoli Federico IIen
dc.contributor.editordepartmentDipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico IIen
item.openairetypebook chapter-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextrestricted-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione OV, Napoli, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione OV, Napoli, Italia-
crisitem.author.deptUniversità di Napoli "Federico II"-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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