Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/5566
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.authorallFalcucci, E.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italiaen
dc.contributor.authorallFubelli, G.; Università Roma Treen
dc.contributor.authorallGori, S.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italiaen
dc.contributor.authorallPini, R.; CNR – IDPAen
dc.contributor.authorallPorreca, M.; Università Roma Treen
dc.date.accessioned2010-01-13T14:10:49Zen
dc.date.available2010-01-13T14:10:49Zen
dc.date.issued2009-02-18en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/5566en
dc.description.abstractIl bacino di Leonessa è una delle maggiori depressioni tettoniche intermontane dell’Appennino Centrale. A differenza delle altre depressioni, disposte in direzione appenninica con la faglia bordiera principale sul lato orientale, il bacino è orientato in senso WNW-ESE ed ha la faglia bordiera principale sul suo margine sud-occidentale. Questo studio ha permesso di ricostruire l’evoluzione quaternaria del bacino attraverso un approccio multimetodologico basato sull’integrazione dei dati provenienti dal rilevamento geologico e geomorfologico a scala di dettaglio (1:10.000), supportato dall’interpretazione di fotografie aeree, da analisi paleontologico-stratigrafiche, paleomagnetiche, palinologiche e mineralogico-petrografiche. I sedimenti affioranti all’interno della depressione sono stati distinti in sintemi. Quello stratigraficamente più basso è il Sintema di Villa Pulcini – Colle Montano, costituito da un alternanza di argille, argille torbose, marne e sabbie argillose di ambiente deposizionale da lacustre a piana alluvionale a canali intrecciati (braided plain), attribuibile alla parte alta del Pleistocene inferiore. Stratigraficamente superiore al Sintema di Villa Pulcini – Colle Montano, il Sintema di Leonessa è costituito da depositi di conoide alluvionale nel settore occidentale del bacino e da depositi lacustri nel settore orientale, ambedue contenenti, nella parte alta, intercalazioni di vulcaniti risedimentate. Il ritrovamento di un molare di Mammuthus (mammuthus) cfr.M. (M.) trogontherii (Pohlig) all’interno di depositi alluvionali e i risultati delle analisi paleomagnetiche e palinlogiche consentono di riferire al Pleistocene medio il sintema.I due sintemi precedenti sono coperti a tratti da sabbie e sabbie argillose rossastre (Sintema di Terzone), con spessore che raramente supera i 5 metri, ricche di elementi vulcanici rimaneggiati. I sintemi stratigraficamente più alti del bacino sono costituiti da tre ordini di terrazzi fluviali e da due ordini di conoide alluvionale denominati Sintema di Cerreto - Monte Tilia1, Sintema di Fosso della Ripa e Sintema di Villa Falcucci – Monte Tilia2. Questi sono probabilmente da riferirsi al Pleistocene superiore – Olocene. La definizione degli eventi erosivo-deposizionali che hanno contraddistinto l’evoluzione del paesaggio nel bacino di Leonessa costituisce un passo ulteriore verso un più preciso inquadramento temporale dell’attività tettonica distensiva, del sollevamento regionale e dei cambiamenti climatici che hanno portato all’attuale assetto geomorfologico dell’Appennino Centrale.en
dc.language.isoItalianen
dc.relation.ispartofConvegno AIQUA 2009en
dc.subjectBacino di Leonessaen
dc.subjectEvoluzione quaternariaen
dc.subjectAppennino Centraleen
dc.titleIl bacino di Leonessa: ricostruzione dell’evoluzione geologica quaternaria attraverso un approccio multimetodologicoen
dc.typePoster sessionen
dc.description.statusPublisheden
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.04. Geology::04.04.03. Geomorphologyen
dc.description.ConferenceLocationRomaen
dc.description.obiettivoSpecifico3.2. Tettonica attivaen
dc.description.fulltextopenen
dc.contributor.authorFalcucci, E.en
dc.contributor.authorFubelli, G.en
dc.contributor.authorGori, S.en
dc.contributor.authorPini, R.en
dc.contributor.authorPorreca, M.en
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Milano, Milano, Italiaen
dc.contributor.departmentUniversità Roma Treen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Milano, Milano, Italiaen
dc.contributor.departmentCNR – IDPAen
dc.contributor.departmentUniversità Roma Treen
item.openairetypePoster session-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextopen-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma1, Roma, Italia-
crisitem.author.deptUniversità degli Studi di Torino-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma1, Roma, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma2, Roma, Italia-
crisitem.author.orcid0000-0003-3716-7392-
crisitem.author.orcid0000-0002-1430-4836-
crisitem.author.orcid0000-0002-7074-3059-
crisitem.author.orcid0000-0001-8628-606X-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
Appears in Collections:Conference materials
Files in This Item:
File Description SizeFormat
abstract Falcucci et al.,.docAbstract29 kBMicrosoft WordView/Open
Show simple item record

Page view(s) 50

223
checked on Apr 24, 2024

Download(s) 20

415
checked on Apr 24, 2024

Google ScholarTM

Check