Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/5521
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dc.contributor.authorallVona, M.; Dipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata, Università degli studi della Basilicata, Potenza, Italiaen
dc.contributor.authorallMasi, A.; Dipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata, Università degli studi della Basilicata, Potenza, Italiaen
dc.contributor.authorallPuglia, R.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italiaen
dc.contributor.authorallSilvestri, F.; Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli, Italiaen
dc.date.accessioned2010-01-11T13:15:28Zen
dc.date.available2010-01-11T13:15:28Zen
dc.date.issued2009en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/5521en
dc.description.abstractIl contributo riporta i risultati di analisi numeriche finalizzate a simulare gli effetti di sito e la non uniforme e anomala distribuzione dei danni agli edifici della cittadina di San Giuliano di Puglia (CB, Italia), durante la sequenza sismica del Molise (2002). Infatti, gli edifici nella parte più antica della città, di origine medievale, hanno riportato meno danni rispetto alla più moderna zona di espansione, mentre il comune nella sua interezza ha subito un livello di danneggiamento decisamente superiore a quello riscontrato nei comuni limitrofi. Il lavoro si basa innanzitutto su una indagine “a tappeto”, sia tipologica che relativa al danneggiamento riportato dagli edifici, realizzata mediante rilievo diretto sul campo da un gruppo di tecnici esperti nel novembre del 2002. Il database che ne è scaturito è stato in seguito accuratamente verificato, corretto (quando necessario) ed elaborato. Dopo il terremoto, sono state inoltre realizzate anche estese ed accurate campagne di indagine geotecnica, finalizzate sia alla microzonazione sismica sia, due anni più tardi, alla ricostruzione della città. Tali dati hanno permesso una definizione dettagliata del modello di sottosuolo. La profondità e la geometria del substrato roccioso sono state valutate sulla base di prove geofisiche profonde e grazie all'interpretazione degli aftershock registrati. Al fine di riprodurre l’azione sismica sugli edifici, sono stati considerati in questo studio i risultati di simulazioni di risposta locale con modelli 2D e 3D (descritti in un lavoro riportato su questo stesso volume). Nel presente lavoro, pertanto, si illustrano le caratteristiche tipologiche degli edifici e, sulla base della distribuzione della vulnerabilità conseguentemente stimata, si predispongono degli scenari di danno fisico utilizzando in input l’azione sismica ottenuta dai due modelli di risposta sismica locale. I risultati delle simulazioni sono quindi confrontati con la distribuzione di danno rilevato nell’immediato post–sisma.en
dc.language.isoItalianen
dc.publisher.namePàtronen
dc.relation.ispartofRivista Italiana di Geotecnica - Italian Geotechnical Journalen
dc.relation.ispartofseries3/(2009)en
dc.subjectSan Giuliano di Pugliaen
dc.subject2002 Molise earthquakeen
dc.subjectDamage Probability Matricesen
dc.subjectNumerical simulations of damageen
dc.titleConfronto tra il danno rilevato sugli edifici di san giuliano di puglia a seguito del terremoto del 2002 ed il danno stimato sulla base di differenti modelli di definizione del moto sismico in superficieen
dc.typearticleen
dc.description.statusPublisheden
dc.type.QualityControlPeer-revieweden
dc.description.pagenumber72-82en
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.11. Seismic risken
dc.description.obiettivoSpecifico4.1. Metodologie sismologiche per l'ingegneria sismicaen
dc.description.journalTypeN/A or not JCRen
dc.description.fulltextopenen
dc.contributor.authorVona, M.en
dc.contributor.authorMasi, A.en
dc.contributor.authorPuglia, R.en
dc.contributor.authorSilvestri, F.en
dc.contributor.departmentDipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata, Università degli studi della Basilicata, Potenza, Italiaen
dc.contributor.departmentDipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata, Università degli studi della Basilicata, Potenza, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Milano, Milano, Italiaen
dc.contributor.departmentDipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli, Italiaen
item.openairetypearticle-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextopen-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptDipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata, Università degli studi della Basilicata, Potenza, Italia-
crisitem.author.deptInstitute of Geology and Mineralogy, University of Cologne, Cologne, Germany-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Milano, Milano, Italia-
crisitem.author.deptDipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli, Italia-
crisitem.author.orcid0000-0003-2480-1999-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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