Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/5045
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dc.contributor.authorallD'Anna, Giuseppe; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallMangano, Giorgio; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallD'Alessandro, Antonino; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallD'Anna, Roberto; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallPassafiume, Giuseppe; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallSpeciale, Stefano; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallPassarello, Santi; Infn, Laboratori Nazionali del Sud, Cataniaen
dc.date.accessioned2009-05-19T11:12:38Zen
dc.date.available2009-05-19T11:12:38Zen
dc.date.issued2009-05-15en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/5045en
dc.description.abstractIl Centro Nazionale Terremoti (CNT), in collaborazione con la sezione di Catania, ha progettato e realizzato un esperimento di sismica passiva nell’area Calabro–Peloritana il cui scopo è fornire nuovi dati sismici volti a comprendere come le dinamiche superficiali ed il processo di subduzione interagiscano tra loro, migliorando così la comprensione dei processi sismogenetici nella zona colpita dal terremoto del 1908 [Margheriti et al., 2008; http://dpc-s5.rm.ingv.it]. Con l’obiettivo di ridurre l’errore di localizzazione degli ipocentri degli eventi verificatisi nell’area interessata dal progetto, ad integrazione delle 30 stazioni della rete sismica nazionale già presenti nell’area in esame, l’esperimento ha previsto l’installazione di 15 stazioni della rete mobile e la deposizione di 5 OBS/H (Ocean Bottom Seismometer with Hydrophone), per un numero complessivo di 50 stazioni sismiche larga banda 3C coinvolte nel progetto. La campagna sismica a terra ha avuto inizio nell’ottobre 2007 e ad oggi (gennaio 2009), le stazioni sono ancora in funzione, mentre la deposizione dei cinque OBS/H è avvenuta tra il 15 e il 18 luglio 2008 ed il loro recupero è stato effettuato tra il 6 e il 7 novembre 2008. Gli OBS/H, progettati e realizzati presso l’OBS Lab di Gibilmanna, sono stati equipaggiati con sismometri Nanometrics Trillium 120p (120s - 175 Hz) e con sensori differenziali di pressione (Differential Pressure Gauge) Cox-Webb, con banda passante tra i 200s e i 2Hz. La base autolivellante sulla quale è installato il sensore sismico è stata realizzata anch’essa presso l’OBS Lab di Gibilmanna nei mesi intercorsi tra il recupero degli OBS impiegati nella prima campagna NERIES, avvenuto nel marzo 2008, e il luglio 2008, data della deposizione degli OBS del progetto “Messina 1908 – 2008”. La necessità di realizzare una nuova base autolivellante in tempi così brevi, è stata una diretta conseguenza dei risultati negativi ottenuti dalla base Nautilus in occasione della già citata campagna NERIES [D’Anna et al., 2008]: due sismometri su tre non si erano livellati nel range di ±0.2°, massimo tilt dinamico previsto per i Trillium 120p, provocando il non funzionamento degli stessi. Come meglio verrà analizzato nei paragrafi successivi, le problematiche affrontate nella realizzazione di questi dispositivi di livellamento sono state molteplici e di difficile soluzione. L’analisi preliminare dei dati ha evidenziato che soltanto uno dei cinque sensori sismici ha funzionato correttamente per l’intero periodo, mentre gli altri quattro hanno funzionato in media per circa 20 giorni. Causa di ciò, un rapido consumo delle batterie dovuto ad un livellamento sì compreso nel range di ±0.2° dall’orizzontale, condizione necessaria perché il sismometro sia in grado di rilevare eventi sismici, ma oltre il range di ±0.1°, condizione necessaria perché i consumi del Trillium120p si riducano da circa 2.5W ai 600mW nominali. I risultati ottenuti da questo esperimento, sono comunque da inquadrare in una successione degli eventi che ha fatto sì che lo sviluppo di questa nuova base autolivellante fosse condizionato da una certa urgenza: al CNT premeva presentare i dati raccolti dagli OBS al convegno “Scienza e società a 100 anni dal grande Terremoto”, che si sarebbe tenuto a Reggio Calabria dal 10 al 12 dicembre 2008 e visti gli insuccessi della base Nautilus nel precedente esperimento, ci si è trovati di fronte alla necessità di progettare e sviluppare un nuovo sistema di livellamento per i Trillium 120p nell’arco di tre mesi e mezzo. Queste, oltre a quelle di natura economica, le ragioni per cui non è stato possibile procedere secondo un iter che per noi, come per le aziende che operano nel settore marino, è uno standard: - Progettazione; - Realizzazione del prototipo; - Test in laboratorio (e. g. tavola vibrante) - Test in camera iperbarica; - Test in mare; - Produzione in serie; E’ nostra intenzione, in un prossimo futuro, portare avanti lo sviluppo di questa base autolivellante, con tempi e risorse finanziare ed umane più appropriate. Ciò che riportiamo in questo Rapporto Tecnico vuole essere una descrizione del lavoro sin qui svolto, anche se non conclusivo e risolutivo, ma che ci ha già permesso di individuare delle problematiche fondamentali la cui soluzione sarà oggetto di studi più approfonditi. Rimane positivo il fatto che le basi già realizzate riescono già da adesso a livellare automaticamente un sensore entro un range di ±0.2°. Gli OBS/H dell’INGV verranno nuovamente deposti con la stessa disposizione del progetto “Messina 1908 – 2008” nell’estate 2009, nell’ambito del progetto S5 finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile. Per sopperire alle problematiche riscontrate nella marinizzazione del Trillium 120p, si è scelto di installare a bordo degli OBS dei sensori Guralp CMG40T-OBS (60s – 100 Hz), progettati per installazioni in mare sino a profondità di 6000 m è già dotati di una propria base autolivellante. Il motivo per il quale non si è utilizzato nelle passate campagne questo tipo di sensore è da addebitare unicamente al fatto che sui fondi DPC della convenzione 2005-2007 non è stato possibile inserire l’acquisto di questi specifici sensori, mentre erano disponibili i Trillium 120p.en
dc.description.sponsorshipIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologiaen
dc.language.isoItalianen
dc.relation.ispartofseriesRapporti Tecnicien
dc.relation.ispartofseries98en
dc.subjectOBS, Stretto Messina, Messina 1908 2008, Progetto S5en
dc.titlePROGETTO “MESSINA 1908 – 2008”. RAPPORTO DELLA CAMPAGNA OBS NELL’AREA EOLIANA E DELLO STRETTO DI MESSINAen
dc.typereporten
dc.description.statusPublisheden
dc.type.QualityControlPeer-revieweden
dc.identifier.URLhttp://portale.ingv.it/produzione-scientifica/rapporti-tecnici-ingv/numeri-pubblicati-2009/2009-05-15.2806935086/downloaden
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniquesen
dc.relation.referencesBarash, T.W., Doll, C.G. Jr, Collins J.A., Sutton, G.H, Solomon S.C., (1993). Quantitative Evaluation of a Passively Leveled Ocean Bottom Seismometer, Marine Geophysical Researches 16:347-363, 1994. Bartosch, T., Dieter, S., 1999. Spectrogram analysis of selected tremor signals using short-time Fourier transform and continuous wavelet transform, Annali di Geofisica, 42, 497-506. Blackman, R.B., Tukey, J.W., 1958. The measurement of Power Spectral, Dover Publications, New York. D’Alessandro, A., D’Anna, G., Luzio, D., Mangano, G., (2009). The INGV's new OBS/H: Analysis of the signals recorded at the Marsili submarine volcano, J. of Volcanology and Geotermal Reserch, Article in press, doi:10.1016/j.jvolgeores.2009.02.008. D’Anna, G., Mangano, G., D’Alessandro, A., D’Anna, R., Passafiume, G., Speciale, S., Amato, A., (2009). Il nuovo OBS/H dell’INGV, Quaderni di Geofisica, n° 65, ISSN: 1590-2595 D’Anna, G., Mangano, G., D’Alessandro, A., D’Anna, R., Passafiume, G., Speciale, S., Selvaggi, G., Margheriti, L., Patanè, D., Luzio, D., Calò, M., (2008). “Messina 1908-2008” Progetto di ricerca 2008 Scienza e Società a cento anni dal Grande Terremoto. Reggio Calabria 10-12 dicembre 2008. Miscellanea INGV, n° 3, 2008; pp 45,46. Margheriti, L., and Messina 1908-2008 team, (2008). Understanding crust dynamics and subduction in southern Italy, Eos Trans. AGU, 89(25), 225–226. Margheriti, L., D'Anna, G., Selvaggi, G., Patané, D., Moretti, M., Govoni, A., (2008). Alla ricerca di nuovi dati sulla relazione tra subduzione e cinematica crostale nell’arco Calabro-Peloritano. Capitolo del volume “Il terremoto e il maremoto del 28 dicembre 1908”, Editori: Bertolaso, G., Boschi, E., Valensise, G., Guidoboni, E., Dec-2008 Publisher: SGA. McCreery, C. S., Duennebier, F. K., Sutton, G. H., 1993. Correlation of deep ocean noise (0.4–20 Hz) with wind, and the Holu spectrum a worldwide constant, J. Acoust. Soc. Am., 93, 2639–2648. Moretti, M., Land Experiment Working Group, Archive Working Group, (2008). “Messina 1908-2008” Progetto di ricerca integrato sull’area Calabro-Peloritana: La campagna sismica. Riassunti estesi del convegno “1908 -2008 Scienza e Società a cento anni dal Grande Terremoto. Reggio Calabria 10-12 dicembre 2008. Miscellanea INGV, n° 3, 2008; pp 86,87. D’Anna, G., Mangano, G., Amato, A., D'Alessandro, A., Selvaggi, G., (2008). INGV Broad Band Ocean Bottom Seismometers deployed in the Ionian Sea. Geophysical Research Abstracts. Vienna, Austria, 13-18 April 2008, vol. 10°, ISBN/ISSN: 1029-7006 D’Anna, G., Mangano, G., D’Alessandro, A., D’Anna, R., Passafiume, G., Speciale. S., (2008). First long time OBS campaign in the Ionian Sea. Rapporti Tecnici INGV, n° 72 D’Anna, G., Mangano, G., D'Alessandro, A., Amato, A., (2007). The new INGV broadband OBS/H: test results on submarine volcano Marsili and future developments. Geophys. Res. Abstracts. Vienna, Austria, 15 – 20 April 2007, vol. 9°, ISBN/ISSN: 1029-7006 Peterson, J., 1993. Observation and modeling of background seismic noise, U.S. Geol. Surv. Open-File rept., Albuquerque, 93-322. Thwaites, F.T., Wooding, F.B., Ware, J.D., Peal, K.R., Collins, J.A, (2005). A leveling system for an oceanbottom seismometer. OCEANS, 2005. Proceedings of MTS/IEEE; Volume, Issue, 17-23 Sept. 2005 Page(s):1268-1272 Vol. 2, DOI 10.1109/OCEANS.2005.1639929. Webb, S.C., 1998. Broadband seismology and noise under the ocean, Reviews of Geophysics, 36, 105-142. Wenz, G. M., 1962. Acoustic ambient noise in the ocean: Spectra and sources, J. Acoust. Soc. Am., 34, 1936–1956.en
dc.description.obiettivoSpecifico2.5. Laboratorio per lo sviluppo di sistemi di rilevamento sottomarinien
dc.description.fulltextopenen
dc.contributor.authorD'Anna, Giuseppeen
dc.contributor.authorMangano, Giorgioen
dc.contributor.authorD'Alessandro, Antoninoen
dc.contributor.authorD'Anna, Robertoen
dc.contributor.authorPassafiume, Giuseppeen
dc.contributor.authorSpeciale, Stefanoen
dc.contributor.authorPassarello, Santien
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentInfn, Laboratori Nazionali del Sud, Cataniaen
item.openairetypereport-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextopen-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_93fc-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione OE, Catania, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Palermo, Palermo, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Palermo, Palermo, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italia-
crisitem.author.deptInfn, Laboratori Nazionali del Sud, Catania-
crisitem.author.orcid0000-0002-4642-3901-
crisitem.author.orcid0000-0002-0074-3125-
crisitem.author.orcid0000-0003-3548-4570-
crisitem.author.orcid0000-0001-9940-9727-
crisitem.author.orcid0000-0002-6385-5933-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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