Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/3224
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dc.contributor.authorallD'Alessandro, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma2, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallD'Anna, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallLuzio, D.; Università degli studi di Palermoen
dc.contributor.authorallMangano, G.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.date.accessioned2007-12-13T14:46:58Zen
dc.date.available2007-12-13T14:46:58Zen
dc.date.issued2007-11-14en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/3224en
dc.description.abstractNel luglio 2006, nell’ambito della campagna di ricerche PRO.ME.TH.E.US (PROgram of Mediterranean Exploration for THermal Energy Use), l’OBS Lab dell’Osservatorio Geofisico di Gibilmanna dell’INGVCNT, ha deposto un prototipo di OBS/H sulla sommità del vulcano sottomarino Marsili (39° 16,383’ lat. Nord, 14° 23,588’ long. Est.) alla profondità di 790 m (D’Anna et alii, 2007); lo strumento ha registrato l’attività sismica del vulcano dal 12 al 21 luglio 2006. L’OBS/H era equipaggiato con un sismometro Trillium 40s della Nanometrics e un idrofono OAS E-2PD. La digitalizzazione è stata effettuata da un convertitore A/D a 21 bit a quattro canali (SEND Geolon MLS) e i segnali sono stati campionati ad una frequenza di 200 c/s (D’Anna et alii, 2007).In una prima fase di studio D’Alessandro et alii (2006) hanno individuato, nel segnale acquisito, la presenza di una elevata attività sismica (oltre 1000 eventi registrati in 9 giorni) legata probabilmente all’attività del vulcano Marsili oltre a eventi tettonici e forme d’onda transitorie di origine non sismica. In base ad analisi spettrali non parametriche, l’attività registrata era stata suddivisa in: eventi noti in letteratura come VT-B (Volcanic-Tectonic event, type B) che si manifestano in sciami, eventi ad alta frequenza legati a probabile attività idrotermale ed eventi classificabili come “Tornillo” o LPE (Long- Period Event) probabilmente generati da fenomeni di risonanza legati ad attività magmatica (Chouet, 1996). Al fine di caratterizzare con idonei parametri quantitativi i segnali appartenenti ai gruppi individuati e fare delle ipotesi sui diversi meccanismi sorgente, sono state successivamente eseguite analisi spettrali parametriche e di polarizzazione, che sono oggetto di questo lavoro. Rispetto all’analisi di Fourier, l’analisi spettrale parametrica permette di ottenere una migliore risoluzione, quando il segnale da analizzare presenta breve durata. Noi abbiamo applicato tale tipo di analisi agli eventi classificabili come Tornillo. Tali eventi sono generalmente quasi-monocromatici e presentano un inizio di tipo impulsivo, seguito da un lento e graduale decadimento in ampiezza. La descrizione delle frequenze di oscillazione di un Tornillo è di fondamentale importanza per stimare le caratteristiche della sorgente. Un metodo ad alta risoluzione spettrale basato sulle proprietà di un sistema dinamico è stato sviluppato da Kumazawa et alii (1990). Questo metodo chiamato Sompi è stato successivamente esteso da Yokoyama et alii (1997) alle equazioni AR non omogenee. Noi abbiamo utilizzato quest’ultimo metodo, implementando la procedura di Nakano et alii (1998), per analizzare i Tornillo ed attribuirgli una frequenza complessa.L’analisi di polarizzazione, risolvendo il problema agli autovalori associato alla matrice di covarianza dei segnali relativi alle tre componenti del moto, permette di definire l’orientazione e la lunghezza degli assi dell’ellissoide di polarizzazione associato alla finestra temporale del segnale sismico presa in esame. Al fine di migliorare la stima degli attributi di polarizzazione, la matrice di covarianza è stata corretta per la presenza di rumore sismico, sotto l’ipotesi di stocasticità e stazionarietà del rumore stesso. L’analisi di polarizzazione è stata applicata a oltre 200, tra gli eventi VT-B con maggiore energia, per individuare attraverso la direzione di polarizzazione delle fasi P (linearmente polarizzate) eventuali direzioni prevalenti di provenienza e quindi l’esistenza e ubicazione di volumi sismogenetici.en
dc.language.isoItalianen
dc.publisher.nameGNGTS-CNRen
dc.relation.ispartofGNGTS 2007en
dc.subjectMarsilien
dc.subjectOBSen
dc.subjectOBS/Hen
dc.subjectOcean Bottom Seismometeren
dc.subjectAnalisi spettraleen
dc.titleAnalisi spettrale parametrica e di polarizzazione applicate agli eventi sismici registrati sul vulcano sottomarino Marsilien
dc.typeOral presentationen
dc.description.statusPublisheden
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.08. Volcano seismologyen
dc.description.ConferenceLocationRomeen
dc.relation.referencesChouet B.; 1996: Long-period volcano seismicity: Its source and use in eruption forecasting. Nature, 380, 309-316 D’Alessandro A., D’Anna G., Mangano G., Amato A., Favali P. e Luzio D.; 2006: Evidenze sperimentali dell’attività del vulcano sottomarino Marsili. Riassunti del 25° Conv. Naz del GNGTS, 170-172. D’Anna G., Mangano G., D’Alessandro A. e Amato A.; 2007: The new INGV broadband OBS/H: test results on submarine volcano Marsili and future developments. Geophysical Research Abstracts, 9, 06583. Kumazawa M., Imanishi Y., Fukao Y., Furumoto M. e Yamamoto A.; 1990: A theory of spectral analysis based on the characteristc property of a linear dynamic sistema, Geophys. J. Int. 101, 613-630. Nakano M., Kumagai H., Kimazawa M., Yamaoka K. e Chouet B.A.; 1998: The exitation and characteristic frequency of the long-period volcanic event: An approach based on an inhomogeneous autoregressive model of a linear dynamic system, J. Geophy. Res., 103, 10031-10046.en
dc.description.obiettivoSpecifico2.5. Laboratorio per lo sviluppo di sistemi di rilevamento sottomarinien
dc.description.fulltextopenen
dc.contributor.authorD'Alessandro, A.en
dc.contributor.authorD'Anna, G.en
dc.contributor.authorLuzio, D.en
dc.contributor.authorMangano, G.en
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma2, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentUniversità degli studi di Palermoen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
item.openairetypeOral presentation-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextopen-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione OE, Catania, Italia-
crisitem.author.deptUniversità degli Studi di Palermo, CFTA, Palermo-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italia-
crisitem.author.orcid0000-0002-0074-3125-
crisitem.author.orcid0000-0002-4642-3901-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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