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http://hdl.handle.net/2122/2876
Authors: | De Martino, P.* Tamarro, U.* Brandi, G.* D'Alessandro, A.* Dolce, M.* Esposito, T.* Malaspina, S.* Obrizzo, F.* Pingue, F.* Serio, C.* |
Title: | AREA VULCANICA NAPOLETANA: 10 ANNI DI OSSERVAZIONI GPS | Issue Date: | 6-Nov-2007 | Keywords: | area napoletana osservazioni GPS |
Subject Classification: | 04. Solid Earth::04.03. Geodesy::04.03.06. Measurements and monitoring 04. Solid Earth::04.08. Volcanology::04.08.06. Volcano monitoring 05. General::05.01. Computational geophysics::05.01.01. Data processing |
Abstract: | L’area napoletana è una delle zone a più alto rischio vulcanico, per la presenza di tre strutture vulcaniche attive (il Somma-Vesuvio, la caldera dei Campi Flegrei e l’Isola d’Ischia) e per l’intensa urbanizzazione della zona. La concentrazione dei suddetti vulcani attivi in un’area molto urbanizzata rende fondamentale la presenza di un sistema di monitoraggio che registri i fenomeni connessi al processo vulcanico in atto e che dia informazioni utili per modellarne il comportamento. Tra i vari fenomeni che generalmente sono associati ai processi vulcanici, le deformazioni statiche giocano un ruolo importante per lo studio dei parametri delle sorgenti magmatiche e per la loro modellazione. Nell’area vulcanica napoletana è presente una estesa rete GPS (sia permanente che discreta) che negli ultimi 10 anni ha permesso di raccogliere una mole importante di dati e di avere informazioni circa la dinamica in atto. I dati raccolti in tale periodo, a causa dei rapidi sviluppi della tecnologia GPS, della strumentazione, delle metodologie di processamento, presentavano alcune disomogeneità nella qualità, nell’archiviazione e nell’elaborazione. Pertanto è stato necessario un notevole lavoro di verifica, correzione ed omogeneizzazione dal punto di vista qualitativo di tutti i dati disponibili. Successivamente si è potuto procedere al riprocessamento dei dati, utilizzando il software GPS Bernese v. 5.0, secondo i più recenti standard IGS. Questo lavoro ha permesso di creare un database accurato di tutti i dati GPS disponibili per l’intera area vulcanica napoletana e il conseguente miglioramento della qualità dei risultati ha fornito un utile contributo all’interpretazione dei movimenti del suolo avvenuti negli ultimi anni. In particolare, i nuovi dati ottenuti hanno permesso un’accurata descrizione dell’andamento temporale dei modesti fenomeni di sollevamento (mini-uplift) che hanno interessato la caldera flegrea negli ultimi anni. |
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