Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2122/2060
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dc.contributor.authorallTertulliani, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallGaladini, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Milano-Pavia, Milano, Italiaen
dc.contributor.authorallMastino, F.; collaboratore esternoen
dc.contributor.authorallRossi, A.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italiaen
dc.contributor.authorallVecchi, M.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italiaen
dc.date.accessioned2007-03-08T15:28:49Zen
dc.date.available2007-03-08T15:28:49Zen
dc.date.issued2006en
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2122/2060en
dc.description.abstractIl 5 settembre 1950 alle ore 04.08 (GMT), un forte terremoto fu avvertito in tutta l’Italia centrale e arrecò gravi danni in diversi centri abitati delle province di Teramo, Pescara, L’Aquila e Rieti. Questo evento è considerato il massimo terremoto storico avvenuto nell’area del Gran Sasso d’Italia, zona che, secondo i cataloghi sismici italiani è caratterizzata da un’attività sismica relativamente modesta. Al contrario le zone circostanti sono sede di sismicità più frequente e di forti terremoti storici. Questo lavoro è uno studio di revisione del terremoto che colpì l'area del 5 settembre 1950 e del periodo sismico che ne seguì tra il 1950 e il 1951. Scopo della ricerca è quello di ampliare il quadro delle conoscenze su questo sisma e di inquadrarlo nel contesto sismotettonico dell'area. La ricerca ha condotto al reperimento di moltissimi documenti originali, sinora inediti, sia relativi alla scossa del 5 settembre 1950, che a quella dell’8 agosto 1951 che rappresenta l’evento più forte del periodo sismico successivo alla scossa principale. I risultati riguardano una maggiore completezza delle informazioni sul terremoto, anche relativamente al ruolo delle repliche nel quadro del danneggiamento. Il numero dei punti di intensità risulta triplicato rispetto a quanto finora conosciuto. Gli elementi di analisi contribuiscono al calcolo di nuovi parametri ipocentrali e a fornire una ipotesi interpretativa riguardo alla sorgente responsabile del terremoto. In base ai dati acquisiti sulla distribuzione del danno è possibile ipotizzare che il terremoto del 1950 sia stato causato da una sorgente con direzione circa E-O, al di sotto dell’edificio strutturale della Laga, tra Campotosto e Pietracamela.en
dc.format.extent8708396 bytesen
dc.format.mimetypeapplication/pdfen
dc.language.isoItalianen
dc.publisher.nameAIQUAen
dc.relation.ispartofIl Quaternarioen
dc.relation.ispartofseries19 (2) 2006en
dc.subjectGran sasso d'Italia,en
dc.subjectterremoto del 1950en
dc.subjectmacrosismicaen
dc.subjectsismotettonicaen
dc.titleStudio macrosismico del terremoto del Gran Sasso (Italia centrale) del 5 settembre 1950: implicazioni sismotettonicheen
dc.title.alternativeMacroseismic study of the September 5, 1950 Gran Sasso (Central Italy) earthquake: seismotectonics hypothesesen
dc.typearticleen
dc.description.statusPublisheden
dc.type.QualityControlPeer-revieweden
dc.description.pagenumber195-214en
dc.subject.INGV04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneousen
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dc.description.fulltextreserveden
dc.contributor.authorTertulliani, A.en
dc.contributor.authorGaladini, F.en
dc.contributor.authorMastino, F.en
dc.contributor.authorRossi, A.en
dc.contributor.authorVecchi, M.en
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Milano, Milano, Italiaen
dc.contributor.departmentcollaboratore esternoen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italiaen
dc.contributor.departmentIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma1, Roma, Italiaen
item.openairetypearticle-
item.cerifentitytypePublications-
item.languageiso639-1it-
item.grantfulltextrestricted-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
item.fulltextWith Fulltext-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma1, Roma, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma1, Roma, Italia-
crisitem.author.deptcollaboratore esterno-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italia-
crisitem.author.deptIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma1, Roma, Italia-
crisitem.author.orcid0000-0002-3746-0858-
crisitem.author.orcid0000-0002-3095-4724-
crisitem.author.orcid0000-0002-1703-9003-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.author.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.classification.parent04. Solid Earth-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
crisitem.department.parentorgIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
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