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L’esperimento Sardinia Passive Array (SPA): acquisizione dati sismici per lo studio della geodinamica e della sismotettonica dell’area mediterranea
Language
Italian
Obiettivo Specifico
2T. Tettonica attiva
Status
Published
JCR Journal
N/A or not JCR
Peer review journal
Yes
Title of the book
Issue/vol(year)
334 / (2016)
ISSN
ISSN 2039-7941
Electronic ISSN
ISSN 2039-7941
Pages (printed)
1-28
Issued date
February 2016
Abstract
L’esperimento Sardinia Passive Array (SPA) nasce all’interno della linea di attività T1 “Geodinamica
e interno della Terra” della struttura terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con
l’intento primario di estendere gli studi sulla struttura profonda e sulla sismicità del mediterraneo centrooccidentale,
realizzati dal gruppo di ricerca degli autori negli ultimi dieci anni [Argnani et al., 2015; Monna
et al., 2015, 2013; Montuori et al., 2007; Cimini and Marchetti, 2006; Cimini, 2004]. A tal fine, considerata
la posizione centrale della Sardegna nell’area in studio, e più in generale del blocco Sardo-Corso, la presenza
in loco di un maggiore numero di stazioni risulta fondamentale per la produzione di modelli tomografici ad
alta risoluzione della crosta-litosfera (Pn/Sn tomography) e del mantello superiore (inversione travel times di
fasi telesismiche e di terremoti profondi). La campagna di acquisizione dati, iniziata a luglio 2014, è stata
prevista di lunga durata, almeno due anni, per ottenere data set significativi anche per altre analisi quali
receiver function, attenuazione e meccanismi focali.
Obiettivo dell’esperimento è anche una migliore caratterizzazione della sismicità locale, spesso non
adeguatamente rilevata proprio per la scarsa copertura delle reti permanenti e perciò solo parzialmente
presente nei cataloghi sismici dei centri sismologici mediterranei. A titolo esemplificativo, la Figura 1 mostra
gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale (RSN) nel periodo gennaio 1985 - giugno 2014 nell’area
comprendente il blocco Sardo-Corso. Si tratta di una sismicità sparsa e sporadica nel tempo, ad eccezione
della sequenza di una dozzina di scosse rilevata a seguito del terremoto di magnitudo ML4.7 del 7 luglio
2011 nel Mare di Corsica, che caratterizza soprattutto i bordi del blocco di litosfera continentale. Anche nel
settore orientale sono avvenuti eventi significativi, in particolare tre eventi di magnitudo superiore a 4 (26
aprile 2000, magnitudo Md 4.2 e 4.7, e 18 dicembre 2004, magnitudo ML 4.3) localizzati nel mar Tirreno
centrale a circa 60 km ad est di Olbia nella cosiddetta depressione di Comino.
In questo rapporto tecnico si descrive la rete temporanea installata durante il primo anno
dell’esperimento SPA e si presentano i primi risultati del monitoraggio sismico effettuato nel periodo luglio
2014 – ottobre 2015, mostrando, in particolare, i dati relativi ad alcuni eventi locali occorsi nella zona nordorientale
della Sardegna e nei mari circostanti.
e interno della Terra” della struttura terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con
l’intento primario di estendere gli studi sulla struttura profonda e sulla sismicità del mediterraneo centrooccidentale,
realizzati dal gruppo di ricerca degli autori negli ultimi dieci anni [Argnani et al., 2015; Monna
et al., 2015, 2013; Montuori et al., 2007; Cimini and Marchetti, 2006; Cimini, 2004]. A tal fine, considerata
la posizione centrale della Sardegna nell’area in studio, e più in generale del blocco Sardo-Corso, la presenza
in loco di un maggiore numero di stazioni risulta fondamentale per la produzione di modelli tomografici ad
alta risoluzione della crosta-litosfera (Pn/Sn tomography) e del mantello superiore (inversione travel times di
fasi telesismiche e di terremoti profondi). La campagna di acquisizione dati, iniziata a luglio 2014, è stata
prevista di lunga durata, almeno due anni, per ottenere data set significativi anche per altre analisi quali
receiver function, attenuazione e meccanismi focali.
Obiettivo dell’esperimento è anche una migliore caratterizzazione della sismicità locale, spesso non
adeguatamente rilevata proprio per la scarsa copertura delle reti permanenti e perciò solo parzialmente
presente nei cataloghi sismici dei centri sismologici mediterranei. A titolo esemplificativo, la Figura 1 mostra
gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale (RSN) nel periodo gennaio 1985 - giugno 2014 nell’area
comprendente il blocco Sardo-Corso. Si tratta di una sismicità sparsa e sporadica nel tempo, ad eccezione
della sequenza di una dozzina di scosse rilevata a seguito del terremoto di magnitudo ML4.7 del 7 luglio
2011 nel Mare di Corsica, che caratterizza soprattutto i bordi del blocco di litosfera continentale. Anche nel
settore orientale sono avvenuti eventi significativi, in particolare tre eventi di magnitudo superiore a 4 (26
aprile 2000, magnitudo Md 4.2 e 4.7, e 18 dicembre 2004, magnitudo ML 4.3) localizzati nel mar Tirreno
centrale a circa 60 km ad est di Olbia nella cosiddetta depressione di Comino.
In questo rapporto tecnico si descrive la rete temporanea installata durante il primo anno
dell’esperimento SPA e si presentano i primi risultati del monitoraggio sismico effettuato nel periodo luglio
2014 – ottobre 2015, mostrando, in particolare, i dati relativi ad alcuni eventi locali occorsi nella zona nordorientale
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References
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Calabrian Arc (Western Mediterranean), Tectonophysics, under review.
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evolution of the Africa-Iberia plate margin across the Gibraltar Strait from seismic tomography,
Geoscience Frontiers 6, 39-48, doi:10.1016/j.gsf.2014.02.003.
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from seismic tomography on the complex geodynamic evolution of two adjacent domains: Gulf of
Cadiz and Alboran Sea, J. Geophys. Res. Solid Earth, 118, 1587-1601, doi:10.1029/2012JB009607.
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10.1029/2005JB004114.
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Centre for Geosciences, Potsdam, Chapter 7, pp. 1-108.
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